L'ex presidente russo, ora vice capo del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, replica su Telegram alla presidente della Commissione Europea, secondo cui un default in Russia sarebbe solo questione di tempo
"Il default della Russia potrebbe trasformarsi in un default dell'Europa. Sia morale che, molto probabilmente, materiale". Così l'ex presidente russo Dmitry Medvedev, ora vice capo del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, replica su Telegram a Ursula von der Leyen, secondo cui un default in Russia sarebbe solo questione di tempo. (GUERRA IN UCRAINA: LO SPECIALE - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE)
Le parole di Von der Leyen
In un'intervista al quotidiano tedesco Bild la presidente della Commissione Europea aveva detto che "le sanzioni ogni settimana si fanno strada più a fondo nell'economia russa: le esportazioni verso la Russia sono crollate del 70%. Settecento aerei russi hanno perso la licenza per mancanza di pezzi di ricambio e aggiornamenti software. Centinaia di grandi aziende e migliaia di esperti stanno voltando le spalle al Paese", aggiungendo che "secondo le attuali previsioni, il prodotto interno lordo in Russia crollerà dell'11%". "Con questa guerra - ha osservato la presidente della Commissione europea - Putin sta distruggendo anche il suo stesso Paese e il futuro del suo popolo”, ha concluso Von der Leyen.
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"Bene, allora provalo"
Ribattendo alle parole della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, Dmitrij Medvedev ha osservato: "Beh, ci provi", ha scritto su Telegram citato dalla Tass. Secondo Medvedev "il sistema finanziario dell'Unione europea non è molto stabile e la gente sta perdendo fiducia". Inoltre, le autorità dell'Unione europea dovrebbero aspettarsi "una forte gratitudine da parte degli europei per l'iperinflazione che non può essere attribuita ai vili russi, per la mancanza di alimenti primari nei negozi e per l'afflusso di rifugiati che provocherà un'ondata di crimini". Medvedev avrebbe poi accusato la presidente della Commissione Europea di avere avuto l'obiettivo della bancarotta di Mosca come "il piano segreto dei masochisti di Bruxelles". La questione, aggiunge, "non riguarda più la sofferenza di persone esauste, non la fine di un'operazione militare speciale, non la pace tanto attesa in Ucraina, ma il default della Russia".