Il racconto a Sky TG24 della giornalista Francesca Mannocchi, di ritorno in Italia: “Una delle ragioni per cui il nostro volo ha subìto ritardo è che centinaia di persone ieri bloccate all’aeroporto cercavano di assaltare le piste”. E spiega che sul volo diretto a Roma “ci sono anche 20 cittadini afghani collaboratori dell’ambasciata e le loro famiglie”
“Quello che sta vivendo Kabul stamattina è un assalto all’aeroporto, una delle ragioni per cui il nostro volo ha subìto ritardo è che centinaia di persone ieri bloccate all’aeroporto cercavano di assaltare le piste”. A raccontarlo a Sky TG24 è la giornalista Francesca Mannocchi (VIDEO), che dall’Afghanistan sta rientrando in Italia con un volo arrivato a Roma nel primo pomeriggio. E sulle notizie degli spari per disperdere i civili nello scalo (FOTO) della capitale racconta: “Sono stati momenti molto concitati, la sera soprattutto, noi eravamo in una parte relativamente sicura, sentivamo gli spari ma non capivamo a cosa fossero dovuti, il volo è stato ritardato, la pista dell’aeroporto di Kabul in tarda serata è stata chiusa. Nella grande confusione non riuscivamo a capire quale fosse la ragione dell’allarme sicurezza” (GLI AGGIORNAMENTI LIVE - TUTTI I VIDEO - LO SPECIALE - LA MAPPA DELL'AVANZATA DEI TALEBANI - I VIDEO DELLA PARTENZA DEGLI ITALIANI DA KABUL)
Sul volo per Roma anche collaboratori afghani, donne e bambini
Sul volo diretto a Roma, racconta Mannocchi, “ci sono cittadini italiani che vivevano e lavoravano, ma anche 20 cittadini afghani collaboratori dell’ambasciata, che con grande sforzo ieri la sede diplomatica è riuscita a evacuare: ci sono anche le loro famiglie, stiamo volando con donne e bambini”.