I ministri degli Esteri Ue, sull'avvelenamento di Serghiei Skripal e della figlia, avvertono: "Uso armi chimiche minaccia la sicurezza dei 28". Il Cremlino: Gb dovrà fornire prove per accuse o scusarsi
"Uso armi chimiche minaccia la sicurezza dei 28"
Nel documento, i ministri hanno sottolineato anche che "l’uso di armi chimiche da parte di chiunque, in qualsiasi circostanza, è completamente inaccettabile e costituisce una minaccia alla sicurezza di noi tutti". "L'Unione - proseguono i ministri degli Esteri Ue - è scioccata per l'uso offensivo di qualsiasi agente nervino di grado militare, del tipo sviluppato dalla Russia, per la prima volta su suolo europeo in oltre 70 anni".
Cremlino: Londra prima o poi dovrà scusarsi
Ma sulla questione dell’avvelenamento continua il braccio di ferro tra Londra e Mosca, dopo le espulsioni dei diplomatici adottate in maniera speculare dalla Gran Bretagna e dalla Russia. Il Cremlino ha fatto sapere che prima o poi Londra dovrà fornire prove per le sue accuse contro Mosca o scusarsi. Ieri, invece, l’ambasciata russa della capitale britannica aveva twittato ironicamente: "In assenza di prove, abbiamo sicuramente bisogno di Poirot a Salisbury". La mossa arrivava a poche ore di distanza dalle dichiarazioni dell'ambasciatore russo presso la Ue, Vladimir Chizhov, che aveva ribadito ancora una volta che la Russia non aveva "nulla a che vedere" con il tentativo di avvelenamentodei due cittadini russi con l'agente Novichok.