La coalizione, fondata a Melbourne dieci anni fa su proposta della federazione International Physicians for the Prevention of Nuclear War, riunisce più di 101 Paesi con l’obiettivo di eliminare definitivamente le armi nucleari
È stato assegnato all’International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (Ican) il premio Nobel per la Pace 2017. Un riconoscimento che lancia un messaggio forte in uno scenario internazionale dove le ambizioni al nucleare della Corea del Nord sono sempre più minacciose e il presidente statunitense Donald Trump sembrerebbe voler rompere l'accordo con l’Iran, ratificato da Barack Obama. Ma che cos’è Ican?
Il Trattato per la proibizione delle armi nucleari
L’International Campaign to Abolish Nuclear Weapons è una coalizione globale di organizzazioni non governative che lavora per implementare e promuovere l’adesione al Trattato per la proibizione delle armi nucleari, il cui obiettivo è l’eliminazione totale di ordigni di questo tipo. A luglio, su pressione di Ican, 122 Nazioni hanno adottato il documento ma nessuna delle nove potenze nucleari del mondo, tra cui Regno Unito, Stati Uniti e Francia, ha firmato.
La nascita 10 anni fa
Il quartier generale dell’organizzazione è a Ginevra, in Svizzera, ma Ican è formata da 468 organizzazioni di 101 Paesi. La proposta di lanciare la campagna a livello globale risale al 2006, su iniziativa della federazione International Physicians for the Prevention of Nuclear War, vincitrice del Nobel per la Pace nel 1985. Così il 23 aprile 2007 Ican fa il suo debutto a un evento a Melbourne, dove vengono raccolti fondi, e una settimana dopo, a Vienna, a un incontro tra gli Stati che aderiscono al Treaty on the Non-Proliferation of Nuclear Weapons.
I sostenitori di Ican
Diverse personalità di spicco hanno dato il loro appoggio alla campagna Ican, tra cui i premi Nobel per la Pace Desmond Tutu, il Dalai Lama e Jody Williams, il musicista Herbie Hancock, gli attori Martin Sheen e Michael Douglas e l’artista e moglie di John Lennon Yoko Ono. Inoltre, nel 2012, il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha lodato l’organizzazione ei suoi partner “per lavorare con tanto impegno e creatività per la realizzazione del nostro obiettivo condiviso so un mondo senza armi nucleari”.