Finite le elezioni tedesche, sono iniziate le discussioni sulla coalizione che governerà. L’ipotesi Grosse Koalition, con Unione e Spd, sembra tramontata. Ma si fa strada un’alleanza tra Cdu-Csu, Liberali, Verdi: i loro colori, insieme, richiamano la bandiera giamaicana
Le coalizioni possibili
La discussione sulle coalizioni è cominciata subito dopo la chiusura dei seggi. Esclusa una soluzione di minoranza, dato che Merkel ha ribadito che nessun governo sarà costruito contro la Cdu, due le strade che sembravano possibili dati alla mano: la Grosse Koalition e, appunto, Giamaica.
La Grosse Koalition
La Grosse Koalition è la coalizione uscente e comprende i principali partiti tedeschi: Unione (Cdu-Csu) e Spd. I numeri, anche questa volta, ci sarebbero: col 33 per cento dell'Unione e il 20 per cento dei Socialdemocratici, la squadra avrebbe ancora la maggioranza. Angela Merkel non ha escluso questa soluzione. A farlo, però, è stato Martin Schulz: subito dopo la sconfitta ha annunciato di andare all'opposizione. I socialdemocratici, che hanno governato con Merkel nel 2005 e nel 2013, attribuiscono proprio alla forza della cancelliera lo smarrimento del loro partito. Una riedizione di questa squadra, quindi, è mal vista dalla base e sembrerebbe esclusa.
Giamaica
Rimarrebbe l’opzione Giamaica, di cui da settimane a Berlino si parla molto. A farne parte sarebbero Unione, Verdi (andati meglio del previsto) e Liberali. Il nome deriva dai colori ufficiali dei partiti che entrerebbero nella coalizione, simili a quelli della bandiera giamaicana: Cdu/Csu ha il nero, i Liberali di Fdp il giallo, Die Grünen il verde. Questa coalizione non è mai stata al governo a livello federale, ma è stata sperimentata a livello locale. In Saarland, ad esempio, dal 2009 al 2012, e nello Schleswig-Holstein da poco prima dell’estate. Il tedesco Martin Selmayr, vicino a Merkel e capo di gabinetto del presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, alla chiusura dei seggi ha confermato l’ipotesi Giamaica pubblicando un tweet con due bandiere Ue e una della Giamaica.
Alleanza non facile
Anche se Verdi e Fdp non hanno escluso la coalizione Giamaica, questa non è una soluzione semplicissima: dovrebbe far convivere, infatti, gli ecologisti e i partiti più conservatori. Va vagliata “sui contenuti”, hanno sottolineato le diverse parti. Un punto di scontro, ad esempio, è l'obiettivo dei Verdi - guidati da Cem Özdemir e Catrin Goering-Eckardt - di uscire dal motore a combustibile entro il 2025. Meta che Csu e Fdp non condividono, pur appoggiando gli obiettivi dell'accordo sul clima di Parigi. Verdi e Liberali, poi, durante la campagna elettorale hanno duellato senza risparmiarsi colpi, anche con toni aspri, nella speranza di guadagnarsi il terzo posto (andato, invece, a Afd). “Ci saranno colloqui difficili, faremo soltanto quello in cui crediamo”, ha detto Goering-Eckardt. Il partito Liberale sembra meglio disposto a una coalizione di governo, ma il giovane leader Christian Lindner ha già sottolineato che la svolta energetica “non deve diventare antisociale”.
I punti di disaccordo
I due partiti, Verdi e Fdp, sono divisi sulla politica energetica (Fdp considera i combustibili fossili come irrinunciabili), su quella fiscale (i Verdi vogliono tassare i redditi più alti, Fdp tagliare le tasse tout-court), sull'immigrazione (i Verdi sono contrari ai respingimenti, Fdp è a favore in caso di Paesi non a rischio), sull’Europa (i Liberali sarebbero a favore di un'uscita della Grecia dall'Euro). A unirli, solo l'intenzione di maggiori investimenti nella pubblica istruzione e la tutela della privacy dei cittadini. Oltre ad avvicinare Verdi e Fdp, comunque, ci sarà anche da trovare un punto in comune con quanto vuole la Cdu e il suo alleato bavarese Csu.
Con Giamaica, Spd capo opposizione al posto di Afd
Molti, comunque, sono stati gli appelli a una squadra Giamaica. Un aspetto positivo, è stato sottolineato, sarebbe che se i socialdemocratici andassero davvero all'opposizione, Afd (entrato per la prima volta nel Bundestag) non ne risulterebbe il leader.