Il presidente della Commissione europea a Strasburgo nell'annuale discorso sullo Stato dell'Unione loda lo sforzo del nostro Paese nella gestione dei flussi nel Meditterraneo centrale: "Perseveranza e disponibilità". Gentiloni: "Grazie per le sue parole"
"Non possiamo parlare di migrazione senza pagare tributo all'Italia per la sua generosità. Nel Mediterraneo ha salvato l'onore dell'Europa". Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker nel suo annuale discorso sullo stato dell'Unione, davanti alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, loda gli sforzi nel nostro Paese "per la sua perseveranza e disponibilità".
Immigrazione priorità dell’Ue
Insieme a Commercio, industria, ambiente e sicurezza dei dati, l’immigrazione è una delle cinque priorità per l’Ue secondo Juncker, ed è quella su cui si è soffermato di più. "Dobbiamo mettere fine con la massima urgenza alle condizioni di accoglienza in Libia" dei migranti, che sono "scandalose" e per le quali "sono rimasto atterrito", ha aggiunto Juncker, sottolineando che "in questo la Ue ha una responsabilità comune".
Intensificare gli sforzi
"L'Europa non è una fortezza, è e resterà il continente della solidarietà per quelli che hanno bisogno di un rifugio", ha continuato il presidente della Commissione europea, che ha aggiunto: "alla fine del mese la Commissione farà una serie di proposte sui rimpatri, la solidarietà con l'Africa e l'apertura di vie legali". "Dobbiamo intensificare considerevolmente i nostri sforzi e le nostre azioni sui rimpatri" dei migranti che non hanno diritto di restare in Ue. "È solo così che l'Europa potrà dare prova di solidarietà nei confronti dei profughi che hanno veramente bisogno", ha spiegato, sottolineando anche di essere in contatto costante con Paolo Gentiloni e con il suo governo. Il presidente del Consiglio su twitter ha ringraziato Juncker per l'alto profilo europeista del suo discorso sullo stato dell'Ue".
Ripresa economica aiuta rilancio politico
Secondo il presidente della Commissione le condizioni favorevoli dell'economia permettono di sfruttare il momento per rilanciare l'Unione europea dal punto di vista politico. "L'economia riprende in ogni Paese e si estende. Sono stati creati 8 milioni di nuovi posti di lavoro e 230 milioni di europei lavorano, più di quanti fossero prima della crisi", ha detto. "Ora è il momento di costruire una Unione europea più integrata con l'occhio al 2025".
Un ministro delle Finanze europeo
L'Eurozona "è più resistente agli choc di qualche anno fa", ma per il futuro il fondo Esm "deve gradualmente diventare un fondo monetario europeo". Juncker auspica la creazione di un ministro europeo dell'Economia e delle Finanze per "promuovere le riforme strutturali" negli stati membri e per "coordinare tutti gli strumenti quando uno stato membro rischia la recessione o l'instabilità finanziaria". Tra le riforme, anche la proposta di fondere le presidenze della Commissione europea e del Consiglio europeo in modo che “la nave europea sia guidata da un solo capitano”. Il lussemburghese ha annunciato che non sarà candidato a un nuovo mandato alla testa dell'esecutivo comunitario.
Esclusa adesione Turchia
Nel discorso sullo Stato dell'Unione davanti al Parlamento europeo, Juncker ha parlato anche della Turchia escludendo per il momento il suo ingresso nell’Ue: "la Turchia si allontana a passi da gigante dall'Europa" ha affermato, sottolineando che il rispetto delle regole su democrazia e stato di diritto sono requisiti imprescindibili.