Il primo ministro ha incontrato i leader europei a margine del vertice preparatorio del G20: “Discutere ruolo delle Ong, Frontex, risorse e programmi”. Macron: “Mai rischi così grandi”. Tusk: “Inserire trafficanti nella lista nera delle Nazioni Unite”
Dopo il messaggio inviato ieri dall’Italia all’Unione europea, il tema dell’immigrazione è approdato oggi a Berlino a margine del vertice preparatorio del G20. Dall’incontro emerge una spinta all’unità e la volontà di non lasciare solo il nostro Paese: "Abbiamo avuto, in seguito a una mia breve illustrazione, un primo scambio di opinioni - ha detto Paolo Gentiloni - Non è la prima volta, lo abbiamo fatto una settimana fa al Consiglio europeo di Bruxelles".
"Discutere di Ong, Frontex e risorse"
Il presidente del Consiglio ha discusso con la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Emmanuel Macron, la premier britannica Theresa May, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk e il primo ministro olandese Mark Rutte. "Ho utilizzato anche questa occasione per rappresentare ai colleghi europei l'estrema preoccupazione per l'accentuarsi dei flussi migratori nel nostro Paese. L'Italia non si è mai sottratta ai propri impegni per soccorso in mare e accoglienza umanitaria e non intende farlo - ha detto Gentiloni - Ma chiede di discutere del ruolo delle Ong, della missione di Frontex, delle risorse a disposizione per lavorare in Libia e negli altri Paesi africani, della possibilità di allargare i nostri programmi".
“Sostegno all’Italia”
“Non possiamo abbandonare né l'Italia né la Grecia. Insieme dobbiamo compiere sforzi per sostenere queste due nazioni che sono eroiche”, ha detto il presidente del Commissione europea Jean Claude Juncker. Sulla stessa linea anche Angela Merkel che, auspicando una soluzione sul tema all'incontro dei ministri degli Interni di mercoledì a Tallin, ha aggiunto: "Aiuteremo l'Italia, ci sta proprio a cuore questa necessità". Infine il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha dichiarato che la Spagna concederà qualsiasi aiuto possibile al nostro Paese “per evitare che si crei una situazione non più gestibile, drammatica”.
Macron: “Europa deve essere coerente”
Di rischi ha invece parlato il presidente francese Emmanuel Macron, secondo cui il G20 sarà utile “perché stiamo vivendo un momento che non c'è mai stato. I rischi non sono mai stati così grandi, con gli Usa che si staccano dall'accordo di Parigi, le migrazioni, il terrorismo, il libero commercio. Dobbiamo discuterne tutti insieme. L'Europa deve essere coerente”. E sull’Italia ha aggiunto che “la cooperazione al confine è esemplare, ma i flussi sono da regolamentare con l'approccio sostenuto da noi e con la riforma del sistema di asilo in Europa per evitare che persone che hanno chiesto asilo a un Paese possano farlo altrove”, e ha invitato a evitare la confusione “su chi ha bisogno di protezione e sui migranti per motivi economici”.
Il tema dei trafficanti
Il documento finale del G20 dovrà contenere "un riferimento concreto alla lotta contro i trafficanti di essere umani”. Lo ha detto Donald Tusk che ha annunciato che chiederà “di considerare sanzioni a livello europeo contro questi trafficanti e di metterli nella lista nera delle Nazioni Unite, ma per farlo devono essere d'accordo la maggior parte degli stati membri" dell'Onu”.