Uccisione Niccolò, ragazzo fermato: “Ho fatto cosa orribile”

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Le autorità italiane esprimono perplessità sul rilascio di due delle tre persone che erano state arrestate per l’omicidio. Alfano: “Ciatti attaccato senza alcuna ragione”

“Ho fatto una cosa orribile”. Avrebbe detto questo il ragazzo fermato dalle autorità spagnole perché sospettato dell’aggressione fatale a Niccolò Ciatti. L’uomo, un ceceno di 24 anni ancora in arresto, avrebbe poi chiesto di poter tornare dai suoi genitori perché questi hanno bisogno di lui.

Gli amici: era sotto l’effetto di alcol e droga

I due amici dell’uomo, che sono stati rilasciati dalle autorità spagnole, avrebbero detto che il ceceno si trovava sotto l’effetto di alcol e droga al momento dell’aggressione.

Chi è il presunto aggressore

Intanto sono emersi alcuni dettagli sull’uomo fermato per l’aggressione fatale: sarebbe infatti un professionista della lotta libera da sei anni e secondo la polizia potrebbe aver ricevuto un addestramento paramilitare quando viveva in Cecenia. Il suo allenatore in Francia lo ha descritto come “un giovane tranquillo” e si è detto “sorpreso e amareggiato per l’accaduto”.

Alfano: Italia è addolorata e sgomenta

E il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, ha telefonato al collega spagnolo, Alfonso Dastis, per esprimergli perplessità per il rilascio di due dei tre ceceni coinvolti nel pestaggio e per esprimere l'auspicio che siano "tutti processati e condannati".
Ciatti, ha ricordato il titolare della Farnesina, "è stato aggredito senza alcuna ragione" ed è stato "colpito con furia mentre era già a terra". Per questa ragione, la notizia della scarcerazione di due dei tre ceceni inizialmente arrestati "ha suscitato perplessità e inquietudine nell'opinione pubblica italiana", ha aggiunto.
"Nel pieno rispetto dell'indipendenza della magistratura spagnola", Alfano ha chiesto al collega di Madrid di "fare il possibile perché tutti i responsabili del delitto siano presto giudicati e condannati". Alfano ha infine sottolineato che l'Italia è "profondamente addolorata e sgomenta" per questo "efferato omicidio”.

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