Il ministro degli Esteri è tornato a parlare del giornalista e regista italiano arrestato il 10 aprile dalle autorità turche e da allora recluso in un centro di detenzione. "Prosegue il nostro impegno diplomatico", ha assicurato il titolare della Farnesina
Gabriele Del Grande sta bene, nonostante lo sciopero della fame, e ha potuto incontrare il console italiano e il proprio avvocato. Il ministro degli Esteri Angelino Alfano è tornato a parlare della vicenda del giornalista e regista italiano arrestato il 10 aprile dalla polizia turca e da allora imprigionato in un centro di detenzione nell’ovest del paese. "Il nostro lavoro diplomatico prosegue", ha detto Alfano a margine di un convegno. "Sono in costante contatto con le autorità turche per ottenere il suo rilascio nei tempi più rapidi possibili".
L’incontro con il console e l’avvocato - "L'incontro di Gabriele Del Grande con il console e l'avvocato ha già avuto luogo. Gabriele ha avuto anche l'opportunità di incontrare da solo il proprio avvocato" ha reso noto il ministro degli Esteri. L'incontro della delegazione consolare italiana con Del Grande si è svolto nel centro di detenzione amministrativa di Mugla, sulla costa egea della Turchia, dove è trattenuto il blogger toscano, fermato il 10 aprile dalle forze di polizia turche nella provincia di Hatay, al confine con la Siria. "Ci risulta che Gabriele stia bene – ha aggiunto Alfano – sta facendo uno sciopero della fame nutrendosi solo di liquidi. Ha comunque l'assistenza di un medico che io ho richiesto e ottenuto dalle autorità turche”.
L’appello di Gentiloni dalla Casa Bianca - Della vicenda ha parlato ieri anche il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni nella conferenza stampa congiunta con il presidente americano Donald Trump alla Casa Bianca. “Siamo parte importante dell'Alleanza atlantica, l'Italia contribuisce alla difesa della Turchia, pensiamo che tra i nostri Paesi ci debba essere collaborazione e confidiamo anche che tra le conseguenze ci sia la liberazione del blogger detenuto da alcuni giorni in Turchia".
Gabriele Del Grande, scrittore e documentarista, ha raggiunto la notorietà nel 2014 con il film "Io sto con la sposa", che racconta l'esperienza di 5 profughi in fuga dalla Siria fino alla Svezia. Sempre i profughi di guerra erano al centro del suo lavoro, quando è stato arrestato in Turchia.