La candidata del Front National alle presidenziali francesi, durante un'intervista al giornale La Corix:"Penso che la Chiesa si immischi di tutto, salvo delle cose che le competono"
Duro attacco di Marine Le Pen contro il Papa e la Chiesa. Intervistata dal quotidiano La Croix, la candidata del Front National alle presidenziali francesi ha detto di essere "estremamente cattolica" ma al tempo stesso "arrabbiata" con la Chiesa, in particolare, per le parole del Papa sull'accoglienza dei migranti.
L'"ingerenza" di Papa Francesco
La leader del Front National ha anche detto che non avrebbe problemi a invitare Papa Francesco in Francia. “Lo farei con piacere”, ha garantito, “che faccia appello alla carità, all'accoglienza dell'altro, dello straniero non mi pare affatto strano, ma che pretenda che gli Stati non mettano delle condizioni all'accoglienza di una immigrazione massiccia costituisce secondo me una questione politica e anche un'ingerenza, dal momento che è anche un capo di Stato".
Le Pen: Chiesa non dia indicazioni politiche
“Penso che la Chiesa si immischi di tutto salvo delle cose che le competono: la Conferenza Episcopale francese si interessa a volte di cose che non la riguardano, in particolare dando delle indicazioni politiche, non credo che le religioni debbano dire ai francesi chi votare", ha proseguito Le Pen sul rapporto tra la Chiesa e le imminenti elezioni francesi per cui si voterà, al primo turno, il 23 aprile. Per Le Pen è stato anche importante ricordare la sua "visione rigorosa della laicità". E, per quanto riguarda il matrimonio gay, non ha escluso il ricorso al "referendum" per decidere su "questo genere di dibattito", dopo che in Francia, le nozze tra persone dello stesso sesso sono state riconosciute dal presidente Francois Hollande, con la legge sul cosiddetto "Mariage pour tous" (matrimonio per tutti).
Testa a testa per la corsa all'Eliseo
Intanto, secondo l'ultimo sondaggio Ipsos, pubblicato su Le Monde, Marine Le Pen ed Emmanuel Macron, nettamente in testa da febbraio nelle intenzioni di voto, vedono diminuire il loro vantaggio: di cinque punti rispetto a un mese fa la presidente del Front National, ormai al 22%, e di quattro il leader di "En Marche", anche lui al 22%.