Erdogan: dopo il referendum cambiamo i rapporti con l'Ue fascista

Mondo
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan (Ansa)
erdogan_turchia_ansa

Il presidente turco ha detto che dopo il voto del 16 aprile, Ankara potrebbe modificare le sue relazioni con “l’Europa crudele” che non potrà più “ricattare negando l’adesione all’Unione”. La Turchia, ha dichiarato il leader, “non permetterà più lo spionaggio europeo”

Dopo il referendum sul presidenzialismo del 16 aprile, la Turchia potrebbe modificare il suo rapporto con l'Europa "fascista e crudele", che non potrà più ricattarla negando l'adesione all'Ue. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, citato da Hurriyet, prosegue ad oltranza il suo braccio di ferro con l’Unione europea dopo la grave crisi diplomatica innescata dal rifiuto dell’Olanda di respingere due ministri di Ankara che dovevano tenere comizi pro-referendum. 

 

Gli attacchi all'Europa - Erdogan nelle ultime settimane ha dato vita ad una escalation verbale contro l’Europa: gli olandesi sono stati definiti “marci”, ricordando la strage di Srebrenica, i tedeschi sono stati accusati di essere “nazisti che aiutano i terroristi”. Il presidente turco oggi ha anche avvisato che Ankara non permetterà più lo "spionaggio" degli europei in Turchia. Il riferimento è in particolare al giornalista turco-tedesco della Welt, Deniz Yucel, arrestato a fine febbraio.

 

Erdogan indesiderato - Intanto in Europa si allarga il fronte anti-Erdogan. Il sindaco di Strasburgo, Roland Ries, ha comunicato che si oppone a un comizio del presidente turco previsto a inizio aprile nel capoluogo alsaziano. "Sono ostile a questa venuta con i rischi di oltraggio all'ordine pubblico. Ancora di più, dopo le parole contro la cancelliera tedesca Angela Merkel”, ha detto il primo cittadino. Gli fa eco il presidente del Land tedesco dell'Assia Volker Bouffier che alla radio ha detto: “Dopo le accuse di nazismo alla Merkel, in Germania Erdogan non è benvenuto".

 

I dubbi del commissario Ue - Il commissario all'allargamento dell'Unione, Johannes Hahn, alla Bild ha spiegato come “l'adesione della Turchia all'Ue diviene sempre più irrealistica, se non inverte rapidamente il suo corso”. Il progetto di modifica della costituzione rappresenta un distacco dall'Europa, ha detto Hahn non escludendo che "gli Stati Ue possano riunirsi in breve per riesaminare la situazione". 

 

Il voto del 16 aprile - Il referendum del 16 aprile in Turchia, che sta creando tante preoccupazioni internazionali, prevederà una riforma costituzionale con Erdogan che in caso di vittoria estenderebbe i suoi poteri, in particolare, sulla nomina di giudici e procuratori. Il governo di Ankara ha lanciato una intensa campagna all'estero, dove gli espatriati hanno ormai diritto di voto, suscitando tensioni con l'Europa, in particolare, con i Paesi Bassi.

Mondo: I più letti