
Covid in Italia, dieci decreti e 180 miliardi stanziati dall'inizio della pandemia
Dal primo intervento del 17 marzo 2020 al Sostegni-bis di maggio 2021, sono state messe in campo risorse senza precedenti per affrontare l'emergenza coronavirus. Dal Cura Italia del Conte-bis a Draghi: ecco tutti i provvedimenti emanati e i contributi stanziati da Governo e parlamento

Dieci decreti e un totale di 180 miliardi messi in campo dall'inizio della pandemia in Italia, da marzo 2020 a oggi. Governo e parlamento hanno emanato una valanga di provvedimenti e previsto risorse senza precedenti per affrontare l'emergenza Covid-19
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Quasi 110 miliardi di euro, calcolati in termini di deficit e reperiti attraverso diversi scostamenti di bilancio, sono stati stanziati dal governo Conte-bis con Roberto Gualtieri ministro dell'Economia. Poco più di 70 miliardi sono arrivati con i più recenti provvedimenti varati dal governo Draghi, con Daniele Franco a Via XX Settembre
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Il primo intervento, deciso nei momenti drammatici dell'emergenza sanitaria in Lombardia e in gran parte del Nord Italia, è stato il decreto del 17 marzo 2020, immediatamente ribattezzato "Cura Italia", che ha previsto misure urgenti per tutelare la salute, rafforzare gli ospedali e fornire sostegno al mondo del lavoro

Le misure a favore delle famiglie e delle imprese hanno avuto effetti pari a 20 miliardi, di cui 3,2 per la sanità e oltre 10 per varare il blocco dei licenziamenti e finanziare la Cig, i voucher da 600 euro, i congedi parentali e altri provvedimenti di sostegno al lavoro e al reddito

Poche settimane dopo, con il decreto Liquidità, sono state previste nuove misure per bloccare mutui e crediti delle imprese con 400 miliardi di garanzie: 200 miliardi di prestiti garantiti dallo Stato fino al 90% per tutte le aziende e 200 miliardi di garanzie per l'export, il potenziamento e la semplificazione del Fondo centrale di garanzia

A maggio 2020 il governo ha varato il decreto Rilancio, un provvedimento omnibus, più vasto di una manovra, che ha rafforzato - con un insieme di interventi per oltre 55 miliardi di deficit e 155 miliardi di stanziamenti - le azioni in favore del sistema sanitario e a sostegno del tessuto sociale e produttivo

Il decreto ha eliminato le clausole di salvaguardia sull'Iva, introdotto i contributi a fondo perduto, cancellato il saldo e acconto Irap di giugno, concesso contributi per affitti e bollette, allungato le tutele della cassa integrazione, delle indennità di lavoratori autonomi, co.co.co, stagionali, artigiani e commercianti, stanziato misure per aiutare colf e badanti. Tre miliardi sono stati erogati al turismo. Con il decreto Rilancio sono poi nati il reddito di emergenza e il Superbonus al 110%

Il mese dopo è toccato al decreto Agosto, finanziato con uno scostamento di 25 miliardi. Il governo ha assegnato risorse aggiuntive al comparto sanitario e agli ammortizzatori sociali

In autunno sono stati varati quattro decreti Ristori per complessivi 18 miliardi di euro in termini di indebitamento netto, di cui 8 finanziati con un ulteriore scostamento di bilancio. Nei provvedimenti, previste misure rapide e automatiche tra cui contributi a fondo perduto, sospensione e riduzioni di imposte, contributi e versamenti con nuove settimane di cassa integrazione destinate alle categorie più colpite dalle nuove restrizioni

A marzo 2021, il nuovo Governo Draghi ha varato il primo dl Sostegni finanziato con uno scostamento di bilancio da 32 miliardi di euro. Con un nome nuovo che segna la discontinuità rispetto ai dl Ristori, sono stati erogati contributi a fondo perduto superando i Codici Ateco, è stato creato il Fondo montagna, prorogata ancora la Cig così come il blocco dei licenziamenti, e stralciate le cartelle fino a 5.000 euro

A maggio, prima dell'ondata dei provvedimenti legati al Recovery, è stata infine la volta del Sostegni-bis, decreto da 40 miliardi. Sono arrivati contributi a fondo perduto strutturati su tre diversi binari e nuove indennità per gli stagionali. È stato rifinanziato il reddito di emergenza, stanziati fondi per le partite Iva, rafforzato il bonus prima casa a favore dei giovani under 36 e riempito il fondo per l'ecobonus auto. Cancellato dopo oltre un anno il divieto di licenziamento, con la sola eccezione del settore tessile