Bankitalia, Visco: "Non esiteremo a dar conto del nostro operato"

Economia
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Il neo-riconfermato governatore è intervenuto alla Giornata del Risparmio dove ha parlato di sorveglianza sugli istituti di credito, rafforzamento della ripresa, risalita dell’occupazione e necessità di avere un’inflazione controllata sui prezzi

“Del nostro operato non esitiamo a dare conto alle Istituzioni e al Paese”. Così il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, alla sua prima uscita pubblica dopo la riconferma nel ruolo, è intervenuto durante la Giornata del Risparmio, parlando anche di supervisione degli istituti di credito, ripresa e risparmiatori.

Crisi bancarie e supervisione

Visco ha sottolineato che "la tutela del risparmio richiede stabilità monetaria e stabilità finanziaria”, perseguite con determinazione da “decisioni e interventi di banca centrale e di vigilanza. Sui comportamenti delle singole banche la supervisione è ferma e intensa”. Ma, spiega il Governatore, “la supervisione sulle banche riduce significativamente le probabilità che si verifichino crisi bancarie ma non può annullarla”, perché "gli accertamenti di vigilanza richiedono analisi accurate e complesse" e "non possono far ricorso ai poteri che la legge riserva all'autorità giudiziaria e alle forze di polizia". Secondo Visco, a causa dei "ritardi" e "tempi non brevi" nella soluzione delle crisi bancarie negli ultimi anni, è necessario approfondirne le cause “per rendere più rapide e procedura di gestione".

Riduzione dei crediti deteriorati

Visco ha anche anticipato che "nei prossimi mesi le operazioni di cessione e di cartolarizzazione già in corso e quelle annunciate di recente da più banche forniranno un ulteriore impulso alla riduzione dello stock di crediti deteriorati", che al netto delle svalutazioni già in essere "scenderebbero al di sotto dell'8% del totale dei prestiti nei primi mesi del 2018". "Le iniziative volte a favorire la riduzione del peso delle attività deteriorate annunciate in occasione del Consiglio europeo dello scorso luglio vanno nella giusta direzione - ha detto il Governatore - Questo è anche l'obiettivo dell'introduzione, se graduale e ben calibrata, di un approccio temporale alle svalutazioni dei crediti deteriorati".

Ripresa e occupazione

Il Governatore di Palazzo Koch ha parlato anche di ripresa, in rafforzamento grazie al beneficio “delle riforme, delle condizioni dell'economia internazionale e dell'orientamento fortemente espansivo della politica monetaria", mentre “l’occupazione è risalita su livelli prossimi a quelli precedenti la crisi finanziaria globale e continua ad aumentare".

I risparmi delle famiglie

Tuttavia, spiega Visco, i giovani sono i più colpiti dalla disoccupazione e il "tasso di risparmio delle famiglie italiane, in passato elevato, è oggi inferiore a quello medio degli altri principali paesi dell'euro, diminuito dal 19 per cento degli anni novanta all'8,6% del 2016". Le cause sono i tassi bassi e i prestiti più facili, ma anche la "debolezza del reddito disponibile" e il tentativo delle famiglie di non tagliare i consumi.

La stabilità dei prezzi

Visco sottolinea anche come per la tutela del risparmio non sia necessaria solo la vigilanza, ma anche la crescita economica e la stabilità dei prezzi: “Un’economia che non cresce non può generare le risorse necessarie per remunerare i capitali investiti nelle imprese, per sostenere l'onere del debito pubblico e per consentire alle famiglie di ripagare i debiti". Sulla stabilità dei prezzi il governatore ricorda come "in più occasioni nella nostra storia lunghe fasi di inflazione elevata hanno determinato inique riallocazioni della ricchezza a danno soprattutto dei piccoli risparmiatori, con minori possibilità di proteggersi dall'erosione del valore della moneta". Secondo il Governatore, negli ultimi anni le maggiori minacce sono venute dalla deflazione e le "politiche monetarie hanno rappresentato un argine".

Aiutare il consumatore a proteggersi

Indispensabile, secondo Visco, è l’educazione finanziaria che "non è solo una risposta alla crisi, è un requisito indispensabile a fronte dei cambiamenti nell'offerta di strumenti di investimento" perché "competenze finanziarie di base sono essenziali non solo per difendersi dai rischi di comportamenti scorretti o fraudolenti, ma anche per effettuare scelte coerenti con i propri bisogni e le proprie condizioni economiche". È quindi necessario “proteggere il consumatore anche accrescendone la capacità di vagliare le informazioni in suo possesso” perché obblighi normativi e azioni di tutela "per quanto incisivi, da soli non bastano”.

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