Ceta, in cosa consiste l'accordo commerciale tra Ue e Canada

Economia

Il Parlamento europeo ha approvato il trattato di libero scambio che eliminerà il 99% dei dazi doganali e che farà risparmiare agli esportatori del vecchio continente circa 500 milioni di euro. LA SCHEDA

Il Parlamento europeo ha approvato il Ceta, l’accordo di libero scambio tra l’Unione europea e il Canada. I voti a favore del “Comprehnsive Economic and Trade Agreement” sono stati 408, mentre i contrari 254. L’entrata in vigore dell’accordo, però, è provvisoria: bisognerà aspettare il parere del parlamento canadese e poi la ratifica degli Stati membri dell’Ue che passerà sia dai parlamenti nazionali, sia da quelli regionali, per un totale di 38 assemblee. 

 

Cos’è il Ceta? - È un accordo economico e commerciale globale di 1.600 pagine che è stato stipulato tra l’Unione europea e il Canada. Le trattative sono iniziate nel 2009 e sono terminate nel 2014. L’accordo è poi stato firmato il 30 ottobre scorso, a Bruxelles, dopo alcune settimane in cui era rimasto bloccato dal veto del parlamento della regione belga della Vallonia.

Superato il blocco, è nato ufficialmente il primo accordo commerciale tra l’Ue e una delle grandi economie mondiali.

Il Ceta è diventanto così il trattato più vasto, a livello bilaterale, che sia mai stato negoziato fino ad oggi. 

 

 

L’eliminazione dei dazi - Il Ceta eliminerà il 99% dei dazi doganali e altri ostacoli per le imprese. Tutti i dazi sui prodotti industriali verranno aboliti per un risparmio degli esportatori europei che si tradurrà in circa 500 milioni di euro, secondo le stime diffuse dalla Commissione europea. Quasi il 92% dei prodotti agricoli e alimentari dell’Ue verranno esportati senza dazi verso il Canada.

L’accordo dovrebbe quindi rendere molto più facile per gli esportatori e gli investitori europei fare impresa in Canada e dovrebbe contribuire a creare nuovi posti di lavoro in Europa.

 

Gli appalti pubblici e i mercati canadesi - Le imprese dell’Ue potranno presentare domande per partecipare ad appalti pubblici canadesi a tutti i livelli di governo e, per le imprese canadesi, varrà il principio di reciprocità all’interno dell’Unione. La spesa annuale che l’esecutivo canadese affronta, per l’acquisto di beni e servizi da privati, supera i 30 miliardi di euro. Grazie all'accordo, le imprese dell’Ue potranno anche accedere ai mercati dei servizi e degli investimenti canadesi. Inoltre, potranno fornire servizi postali, di telecomunicazione e di trasporto marittimo.

 

Il riconoscimento dello “stato speciale” di molti prodotti europei - Il Ceta riconosce lo “stato speciale” a numerosi prodotti agricoli e alimentari europei e, tra i marchi Ig (indicazioni geografiche) che verranno protetti ci saranno, per esempio, anche delle eccellenze italiane come il Grana Padano e l’aceto balsamico di Modena. Inoltre, i produttori dell'Ue potranno utilizzare alcune famose Ig se vendute in Canada come nel caso del prosciutto di Parma e di San Daniele. L’accordo però riguarda un centinaio di prodotti, su un totale di oltre tremila a livello europeo.

 

Protezione di innovazioni, artisti e prodotti farmaceutici - Il Ceta interessa anche i diritti di proprietà intellettuale. Il Canada allineerà la propria protezione del diritto d'autore alle norme dell'Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale. L'accordo ha lo scopo di aiutare gli artisti e chi lavora nei settori creativi in Europa a ricevere una retribuzione adeguata. Il trattato riguarda anche il campo dei brevetti dei nuovi prodotti farmaceutici e la loro autorizzazione ad essere immessi nel mercato canadese.

 

Trasferimenti di personale più facili - L’accordo renderà più facile trasferire temporaneamente, tra l’Ue e il Canada, il personale delle società e i prestatori di servizi. In questo contesto, gli ingegneri, gli esperti contabili e gli architetti europei potranno fornire i loro servizi direttamente ai clienti canadesi.

 

La riforma degli arbitrati - Il Ceta prevede anche una riforma del sistema degli arbitrati: con l’accordo vengono creati dei nuovi tribunali per la risoluzione delle controversie tra aziende e Stati. Le clausole consentono di fare causa a uno Stato davanti a un arbitrato internazionale quando un investitore si ritiene danneggiato. Questo punto dell’accordo è stato molto discusso ed è stata stabilita la creazione di un tribunale permanente, composto da giudici sia canadesi sia europei che verranno sorteggiati per occuparsi dei vari casi. 

 

Le proteste contro l’accordo - Proprio mentre il Parlamento approvava il Ceta, a Strasburgo andavano in scena le proteste dei gruppi contrari all’accordo. Ma è dagli inizi delle trattative che si registra una forte opposizione al Ceta. L’accordo è stato contestato per non essere stato condotto in maniera chiara ed è stato più volte definito il “cavallo di Troia” del Ttip, cioè del trattato di liberalizzazione commerciale transatlantico che riguarda Ue e Usa e che non è entrato in vigore. Per i contrari all’accordo, inoltre, il Ceta favorirebbe molto più le multinazionali che i cittadini e non garantirebbe abbastanza tutele per i prodotti e per l'ambiente. Lo scontro più acceso è stato però quello sul nuovo sistema di arbitraggio internazionale contro cui si è espresso anche il parlamento della Vallonia ponendo il veto sul trattato. Lo stallo è stato superato solo con le garanzie che si avrà un gruppo di avvocati misto, con membri scelti da Ue e Canada, e che le udienze saranno pubbliche. 

 

LE PROTESTE

 

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