Jobs Act, Cgil e Uil: sciopero generale il 12 dicembre

Economia

I sindacati confermano la protesta. Camusso a Sky TG24: "La soluzione del governo non convince". Poletti: "Non ci sono le motivazioni per una decisione così importante". No dalla Cisl, che indice una mobilitazione e varie manifestazioni in tre città

Nonostante la Commissione lavoro abbia dato via libera all'emendamento del governo sul Jobs Act che recepiva l'accordo tra maggioranza e minoranze Pd restano forti le opposizioni alla riforma del lavoro voluta dal governo Renzi. Cgil e Uil confermano lo sciopero generale, fissato per il 12 dicembre mentre la Cisl confermano il solo "sciopero unitario" del pubblico impiego per l'1 dicembre e manifestazioni in tre città il 2, 3 e 4 dicembre, rispettivamente a Firenze, Napoli e Milano. Al centro le richieste di politica economica e sociale.

Camusso: "Sul Jobs Act la soluzione non ci convince" -
Susanna Camusso a Sky TG24 spiega che "sul Jobs Act la soluzione non ci convince". Quella passata dalla commissione, argomenta il segretario generale della Cgil, "determinerà l'assenza di quell'onere della prova a carico dell'impresa che salvaguardava dalla discriminazione i lavoratori".

La Cisl si sfila - A tirarsi fuori è dunque la Cisl: "Non riteniamo - dice il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan - che lo sciopero generale oggi sia lo strumento per arrivare agli obiettivi che ci diamo, confermiamo che non lo faremo e confermiamo che siamo assolutamente convinti che le categorie della Pubblica amministrazione debbano fare lo sciopero di categoria per il loro contratto".


Poletti: "Non ci sono motivazioni per lo sciopero" - Critica la decisione di incrociare le braccia anche il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, secondo cui "rispetto alle motivazioni portate sui temi della legge di stabilità e del Jobs Act ritengo che non ci siano le motivazioni per una decisione così importante, come lo sciopero generale". "Ogni organizzazione fa le proprie scelte in ragione delle proprie valutazioni", ha detto.

Squinzi: "Con bassa attività, sciopero forse vantaggio" - Duro il commento alla mobilitazione del presidente di Confindustria Squinzi. "Con i bassi livelli di attività che abbiamo in questo momento nell'industria - ironizza - è forse un vantaggio".

Concluso l'esame in Commissione, venerdì in Aula
- La delega sul lavoro arriverà in Aula venerdì, come previsto. La Commissione ha concluso oggi l'esame del provvedimento e domani (alle 13) è prevista la riunione per l'ok definitivo con il mandato al relatore per l'avvio dell'esame dell'Aula. Al momento non è prevista la fiducia ma la decisione potrebbe arrivare nel caso i tempi si allunghino troppo (si punta a chiudere con l'ok della Camera mercoledì 26).

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