Il gruppo era formato da due 16enni e due 12enni. L'accusa formulata dalla Polizia di Stato nei loro confronti è di concorso in rapina aggravata. Alla base delle indagini, la denuncia presentata dai genitori della vittima
Due 16enni e due 12enni, componenti di una “baby gang”, sono accusati dalla Polizia di Stato di concorso in rapina aggravata ai danni di un 14enne: i primi due sono stati arrestati e accompagnati in un centro di prima accoglienza mentre gli altri due sono stati denunciati al Tribunale per i minorenni e affidati ai rispettivi genitori
Duplice aggressione
A far partire le indagini è stata la denuncia del padre e della madre del 14enne, aggredito dal gruppo di coetanei nei giorni precedenti alla querela. Il ragazzo era stato infatti picchiato e privato del cellulare, poi recuperato in tarda serata dagli stessi genitori.
La gang era tornata in azione nel primo pomeriggio del 7 agosto: dopo aver individuato e accerchiato il 14enne, il gruppo ha iniziato a colpirlo al viso e al corpo con schiaffi e pugni, fino a procurargli delle ferite da taglio su una coscia servendosi di una bottiglia rotta. Infine, minacciato con un coltello alla gola, il ragazzo era stato costretto a seguire il gruppo prima di esser nuovamente derubato. Nell'occasione, infatti, la gang lo aveva privato del portafoglio, della catenina d'oro che portava al collo, del cellulare e di un anello.
Recuperata parte della refurtiva
Acquisita la denuncia, gli agenti della squadra investigativa del commissariato, diretti da Laura Petroni, grazie agli indizi forniti e all'esame degli intestatari dei telefoni, sono riusciti in poco tempo ad identificare tutti i responsabili delle aggressioni e a recuperare parte della refurtiva
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