"Il mondo della scuola è centrale per il Paese, per lo sviluppo della società", ha riferito il ministro al congresso di DirigentiScuola, sindacato nazionale dei presidi, a Bari. Mercoledì il decreto sulla mobilità dei dirigenti scolastici
"Il mondo della scuola è centrale per il Paese, per lo sviluppo della società: dalla scuola si ricostruisce l'Italia. Dobbiamo ripristinare il principio di autorità" della scuola e dei presidi. "L’anarchia vuol dire assenza di autorità e noi dobbiamo sconfiggere quella cultura sessantottina che purtroppo ancora esiste nel nostro Paese”. Lo ha riferito il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, intervenendo in collegamento durante il congresso di DirigentiScuola, sindacato nazionale dei presidi, in corso a Bari. “La caduta di rispetto che c'è nella società italiana verso il mondo della scuola deriva anche da questo. Voglio che i dirigenti scolastici, come i docenti e tutto il personale della scuola siano rispettati anche dai genitori".
Mercoledì il decreto sulla mobilità dei dirigenti scolastici
Il ministro ha poi illustrato gli impegni che riguardano i dirigenti scolastici annunciando "nel prossimo decreto di mercoledì la previsione del 100% sui posti che residuano al concorso e il 50% nelle Regioni in cui il concorso non termini in tempi utili". Ha, inoltre, riferito di aver "ottenuto dalle banche delle condizioni particolarmente agevolate per tutta la categoria del mondo della scuola". Nell'ottica di "ridare autorevolezza economica e sociale al personale della scuola", Valditara ha parlato del nuovo contratto "che ha migliorato le condizioni della categoria".
“Agevolare il personale della scuola”
Parlando poi di semplificazione, il ministro ha presentato il tavolo di natura contrattuale che "ha fortemente voluto per i presidi, affinché si individuino quei meccanismi necessari per agevolare la vita al personale della scuola". Valditara ha parlato di "venti punti di semplificazione che devono essere portati a compimento". Alla seconda e ultima giornata di congresso, che ha visto la rielezione del presidente nazionale, Attilio Fratta, e la costituzione della nuova segreteria nazionale, è intervenuto anche il presidente della commissione Cultura e Istruzione del Senato, Roberto Marti. Fratta ha chiuso i lavori della due giorni facendo un appello: "Bisogna avere il coraggio di sfidare, bisogna avere il coraggio di rimuovere situazioni incancrenite che bloccano le riforme".
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