Visitabile dal 12 Marzo al 5 Giugno 2022 alla residenza sabauda di Stupinigi, l'esposizione propone 60 scatti privati realizzati dall'amico e amante dell'artista messicana
La mostra “Frida Kahlo, Trough the Lens of Nickolas Muray”, bloccata nel 2020 dal Covid a pochi giorni dall'apertura, torna a Torino con un nuovo allestimento e nuovi contenuti, svelando l’essenza di un’artista, emblema di forza, coraggio, talento, passione e amore verso la vita. Per la prima volta in Europa si espone al pubblico la collezione completa degli scatti su Frida di Nickolas Muray, suo amico di lunga data e amante. Su tutti, “Frida Kahlo on White Bench”, la foto più iconica. Dal 12 marzo nella residenza sabauda di Stupinigi, elegante riserva di caccia dei Savoia, sono esposti i sessanta scatti di Nickolas Muray nei momenti più segreti della vita della Kahlo. Scatti che svelano la donna celata dietro l’artista e i suoi segreti. Un vero e proprio sguardo sulla Frida più intima e ancora sconosciuta. L'esposizione sarà aperta al pubblico fino al 5 Giugno 2022 dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 18, venerdì e sabato dalle 10 alle 20 e domenica dalle 10 alle 18.
La mostra
Si tratta di un viaggio nei sentimenti e nelle emozioni che hanno caratterizzato la vita dell’artista messicana attraverso le ricostruzioni degli ambienti di casa Azul, come la camera da letto col famoso letto d’arte e di sofferenza e lo studio in cui Frida creava le sue opere. D’effetto anche la riproduzione degli abiti e dei monili, che mostrano lo stile unico dell’artista, tratteggiato da un abbigliamento colorato ed accessori importanti di ispirazione etnica e tribale. Nel percorso espositivo focus sugli amori di Frida, con le lettere originali scambiate con Nickolas Muray e il documentario “Artists in Love”, in collaborazione con Sky Arte, sulla relazione tormentata con Diego Rivera.
Una mostra immersiva grazie anche ai vari contributi multimediali. La nuovissima esperienza VR, ad esempio, per “vedere con gli occhi di Frida”: uno sguardo appassionato nella celebre Casa Azul, grazie alla tecnologia degli Oculus Quest2, di ultimissima generazione.
L'incontro tra l'artista e il fotografo
L’incontro tra Muray e Kahlo avviene quasi per caso: nel 1923 Nickolas Muray conobbe l'artista messicano Miguel Covarrubias che era venuto a New York con una borsa di studio di sei mesi offerta dal governo messicano. Poco dopo il suo arrivo, Covarrubias iniziò a lavorare per Vanity Fair – rivista alla quale Muray contribuiva da diversi anni con i suoi ritratti di celebrità – e i due diventarono presto amici. Nel 1931 Muray andò in Messico in vacanza con Covarrubias e sua moglie Rosa. Covarrubias era stato uno studente di Diego Rivera, marito di Frida Kahlo, che così incontrò Nickolas Muray. Il magnetismo unico di Frida conquistò subito il fotografo. I due iniziarono una storia d'amore che continuò per i successivi dieci anni e un'amicizia che durò fino alla sua morte, nel 1954. Così le fotografie scattate da Muray durate questa relazione, che coprono un periodo che va dal 1937 al 1946, offrono una prospettiva unica e intima: quella dell’amico, dell’amante e del confidente. Al tempo stesso mostrano le qualità di Muray come ritrattista e come maestro della fotografia a colori, campo pionieristico in quegli anni. In questa maniera scopre il meglio di Frida svelandolo al mondo, mettendo in luce anche il profondo interesse della donna per la sua eredità messicana, per la sua vita e per le persone più importanti con cui amava condividere il suo tempo.