Nella missiva il pontefice ha espresso "la sua vicinanza" e assicurato "il suo ricordo nella preghiera, condividendo" con gli stessi lavoratori "il tempo di ansia e di difficoltà" che stanno vivendo
"Condivido le vostre ansie". Lo ha scritto Papa Francesco in una lettera che ha inviato agli ex lavoratori della Embraco per i quali, dopo anni di lotte, lo scorso 22 gennaio è terminata la cassa integrazione. A renderlo noto è stato l'arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia.
La lettera
Secondo quanto riporta l'arcivescovo, nella missiva il pontefice ha espresso "la sua vicinanza" e assicurato "il suo ricordo nella preghiera, condividendo" con gli stessi lavoratori "il tempo di ansia e di difficoltà" che stanno vivendo. L'arcivescovo ha rilanciato quindi l'appello alle imprese "a farsi avanti unendosi a quelle che hanno già hanno avviato il percorso per l'assunzione di alcuni dei lavoratori".
Aricvescovo: "Impegno del Santo Padre è un'iniezione di speranza"
"L'impegno del Santo Padre - ha affermato in una nota monsignor Nosiglia rivolgendosi agli operai ex Embraco - è per noi un'iniezione di speranza. Ma è anche un invito per tutte le realtà istituzionali ed economiche coinvolte. Per questo rinnovo la mia richiesta a tutte le realtà che operano facendo riferimento alla dottrina sociale della Chiesa, o che hanno concrete possibilità di offrire a un certo numero di lavoratori dell'ex Embraco la prospettiva di uno sbocco lavorativo. Sappiamo che il Papa prende davvero a cuore le vicende delle persone in difficoltà", ha aggiunto rilanciando l'appello alle imprese "di farsi avanti, È una prospettiva concreta e possibile, che dovrà essere sostenuta anche dalle istituzioni attraverso gli strumenti dei necessari aggiornamenti professionali".