I vigili del fuoco, di concerto con la procura, si occuperanno della messa in sicurezza della zona. L'obiettivo è di completare la rimozione dell'autogru su gomma e della gru edile in pochi giorni. Domani informativa del ministro Orlando alla Camera
Comincerà domani mattina, 22 dicembre, a Torino, la preparazione dello sgombero del tratto di via Genova dove sabato scorso si è verificato il crollo di una gru, che ha causato la morte di tre operai di 20, 52 e 54 anni (LA TRAGEDIA - IL SEQUESTRO). I vigili del fuoco, di concerto con la procura, si occuperanno della messa in sicurezza della zona. L'obiettivo è di completare la rimozione dell'autogru su gomma e della gru edile in pochi giorni. L'intero intervento sarà eseguito in modo da permettere, in seguito, lo svolgimento degli accertamenti tecnici necessari per fare luce sulle cause dell'incidente. L'operazione sarà seguita dai consulenti tecnici della procura e delle aziende interessate. Intanto, sempre domani, alle 13 il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, terrà un'informativa urgente alla Camera su quanto accaduto.
La testimonianza di un montatore
"Stare lassù è bellissimo e rischiosissimo. Adrenalina e concentrazione. Montare gru non è un lavoro per tutti: è un mestiere che va amato e non si deve fare per soldi. Io la penso così, se no rischi la pelle. L'incidente avvenuto a Torino mi ha fatto tanto male, quella di sabato scorso è stata una delle giornate più dolorose della mia vita professionale. Perché sono cose che non dovrebbero capitare: qualcosa è andato storto, c'è stata della negligenza". È la testimonianza di Antonio Mella, un montatore di gru, intervistato dalla Stampa. Su come sono cambiate le dotazioni di sicurezza, Mella ha detto: "Si usava un'imbracatura classica, niente di tecnologico. Adesso è tutto diverso. Soprattutto sono cambiate le autogru che usiamo nelle operazioni assemblaggio: una volta non valevano niente, oggi sono affidabilissime. A Torino è andato tutto storto, anche la sicurezza della strada. In Svizzera non si lavora così - ha spiegato - . Si fanno sopralluoghi accurati prima di iniziare e poi si chiudono le strade alle auto e ai pedoni. Lavoriamo con materiali pesanti: da quaranta metri d'altezza anche un piccolo bullone può uccidere”.
Lo Russo: “Indagine in corso, tutti collaborino”
Oggi in piazza Castello si è anche svolto un presidio dei sindacati "per denunciare, ancora una volta, la situazione intollerabile della mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro". Al sit-in ha preso parte anche il sindaco Stefano Lo Russo. ”C’è una indagine in corso e ne attendiamo l'esito. Ovviamente verificheremo tutte le questioni che emergeranno a valle dell'accertamento dei fatti”, ha detto il primo cittadino in risposta ai giornalisti che gli hanno chiesto perché non fosse stata chiusa la strada durante le operazioni di montaggio della gru poi crollata. "Tutti devono collaborare, nei propri ruoli, per costruire le condizioni affinché la ripartenza economica sia accompagnata da una certezza, quella di lavorare in un ambiente sicuro. Credo che questa sia la sfida vera”, ha aggiunto Lo Russo.