In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Incidente Mottarone, la telefonata del 118: "È caduta una cabina"

Piemonte
©Ansa

"In cima al Mottarone, non sappiamo esattamente dove. All'interno ci sono almeno sei persone, sicuramente gravissime", dice la donna durante la conversazione con i carabinieri. Intanto è arrivato in tribunale a Torino, sede competente per territorio, l'appello della procura di Verbania contro l'ordinanza con cui il gip Donatella Banci Buonamici ha respinto due richieste di custodia cautelare nell'inchiesta sulla tragedia

Condividi:

"È caduta una cabina della funivia di Stresa, in cima al Mottarone. Stiamo mandando tutti i mezzi che riusciamo a recuperare". Sono le parole pronunciate poco dopo le 12 di domenica 23 maggio dall'operatore del 118, una donna, nella telefonata con cui comunica ai carabinieri quanto è appena accaduto (LE INDAGINI - L'INCIDENTE DEL 23 MAGGIO - LE FOTO - LE VITTIME) sulla funivia del Mottarone. "In cima al Mottarone, non sappiamo esattamente dove. All'interno ci sono almeno sei persone, sicuramente gravissime", aggiunge la donna che a metà conversazione, resa nota dal sito del quotidiano La Stampa, dice "che casino, che casino".

Intanto è arrivato in tribunale a Torino, sede competente per territorio, l'appello della procura di Verbania contro l'ordinanza con cui il gip Donatella Banci Buonamici ha respinto, fra l'altro, due richieste di custodia cautelare nell'inchiesta sulla sciagura del Mottarone. Ad occuparsi del caso sarà la sezione del Riesame. La tempistica del procedimento è da definire. La giudice per le indagini preliminari è stata infatti esonerata dal caso, riassegnato alla titolare Elena Ceriotti

L'avvocato della famiglia di Eitan: "Bambino incomincia a sapere"

Eitan, il bambino di cinque anni unico sopravvissuto alla strage, sta cominciando ad apprendere ciò che è successo ai suoi genitori. A dirlo, intervistata all'ingresso degli uffici giudiziari di Verbania, è la legale della famiglia, Cristina Pagni. "Purtroppo lo sta imparando attraverso la famiglia e gli psicologi, con tutta la delicatezza del caso", ha ffermato ai microfoni della Tgr Piemonte. Il bambino è ancora ricoverato all'ospedale infantile Regina Margherita di Torino. Le sue condizioni migliorano di giorno in giorno.

Trasmessi documenti al consiglio giudiziario su udienza di convalida dei fermi

Sono stati trasmessi per "le valutazioni di competenza" al consiglio giudiziario presso la Corte d'appello di Torino i documenti (per la parte organizzativa) relativi alla celebrazione del gip Donatella Banci Buonamici dell'udienza di convalida dei fermi nell'inchiesta sulla sciagura del Mottarone, e alla successiva sostituzione del magistrato. L'iniziativa è stata del presidente del tribunale di Verbania, Luigi Montefusco. Le carte non riguardano il merito o la natura delle decisioni prese nell'ambito del procedimento giudiziario. Banci Buonamici si sarebbe autoassegnata l'udienza di convalida dei fermi dopo avere "sentito" la presidenza del tribunale di Verbania. È quanto lei stessa, secondo quanto si apprende, aveva scritto nell'apposito provvedimento.

Pg del Piemonte s'informa su minacce al gip Banci Buonamici

Dopo il provvedimento di rigetto la giudice Banci Buonamici nei giorni scorsi avrebbe ricevuto delle minacce: a Palazzo di giustizia sarebbe arrivata un'email inequivocabile e il presidente del tribunale, Luigi Montefusco, le ha espresso "piena e convinta solidarietà". Intanto la Procura Generale del Piemonte, da Torino, ha chiesto alla Presidenza del tribunale di Verbania informazioni sulla natura delle minacce ricevute. L'iniziativa non è finalizzata all'apertura di un fascicolo di indagine (la competenza è della procura di Milano) ma serve per valutare l'opportunità di allestire, eventualmente, delle misure di vigilanza da concordare con le autorità di pubblica sicurezza locali. Secondo quanto è trapelato da ambienti giudiziari si tratta dell'unica comunicazione intercorsa fra i palazzi di giustizia di Torino e Verbania. 

Camera Penale di Verbania: "Intervengano Csm e Ministero"

La Camera Penale di Verbania ha proclamato per il 22 giugno un giorno di astensione dall'attività degli avvocati. "Il solo sospetto che la riassegnazione del fascicolo possa essere conseguenza di insistenze provenienti da una parte del procedimento costituisce un inaccettabile vulnus alla serenità della giurisdizione, di cui deve essere espressione l'assoluta indipendenza del giudice", scrive il presidente della Camera Penale, Gabriele Pipicelli, che chiede un "immediato approfondimento" di Csm e Ministero della Giustizia.

Ucpi: "Calpestata la Costituzione"

L'Unione delle Camere ha lanciato un appello in cui si sostiene che "un Paese nel quale può accadere che un giudice che adotta decisioni sgradite all'Accusa venga bruscamente eliminato dallo scenario processuale, è un Paese che calpesta la Costituzione". Segue poi l'invito a "Governo, Ministra Cartabia e tutti i Parlamentari che abbiano a cuore i valori costituzionali del giusto processo, ad acquisire definitiva consapevolezza di questa allarmante emergenza, e dunque a rilanciare il percorso della proposta di legge di iniziativa popolare" sulla separazione delle carriere.