Covid, il Piemonte da oggi in zona arancione. Cirio: “Tenere alta la guardia”

Piemonte

Si allentano le misure in regione ad eccezione di Cuneo, che resterà in zona rossa fino a mercoledì. Riaprono tutti gli esercizi commerciali considerati non essenziali e rientrano in classe gli studenti fino alla terza media. "Riaprire non significa abbassare il nostro livello di attenzione e prudenza, ma al contrario alzarlo ancor di più”, affermano il presidente e l’assessore Icardi

Dopo quattro settimane di zona rossa, il Piemonte torna oggi in zona arancione, ad eccezione di Cuneo, che dovrà attendere fino a mercoledì per il cambio di colore. Riaprono dunque negozi, parrucchieri, estetisti, banchi extra alimentari nei mercati e tutti gli esercizi commerciali considerati non essenziali. Questa mattina rientrano in classe gli studenti fino alla terza media, mentre alle superiori le lezioni in presenza saranno al 50%. Bar e ristoranti proseguono invece con l'asporto e il delivery. (COVID: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEL CONTAGIO - QUANDO MI VACCINO?)

La nota della Regione

Tuttavia, i vertici della Regione invitano alla prudenza e a mantenere alta la guardia. “Il ritorno in zona arancione è un segnale importante e anche i dati della pressione ospedaliera mostrano finalmente una progressiva riduzione dei ricoveri sia in terapia intensiva che in degenza ordinaria", affermano sul sito internet della Regione Piemonte il governatore Alberto Cirio e l'assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi. Ma "dato che il numero complessivo dei contagi e dei ricoveri resta comunque alto, così come lo sono drammaticamente le vite e gli affetti che il Covid si sta portando via”, Cirio e Icardi ribadiscono che "oggi più che mai riaprire non significa abbassare il nostro livello di attenzione e prudenza, ma al contrario alzarlo ancor di più”.

La studentessa Anita: “Finalmente si torna in aula”

“È una scena già vissuta a gennaio, ma sono comunque contenta. Finalmente si torna in aula". Tra gli studenti piemontesi che questa mattina riprendono le lezioni in presenza c'è anche Anita Iacovelli, la 12enne della scuola media Italo Calvino simbolo della protesta contro la didattica a distanza. Per la studentessa, inserita dal quotidiano statunitense Politico tra le quattro donne capaci di cambiare il 2020, il merito del ritorno in classe è anche della protesta, mesi di didattica a distanza seguita in strada "grazie ai quali hanno parlato per mesi di scuola, cosa che probabilmente non sarebbe accaduto. Fosse per me - conclude - le scuole sarebbero già aperte da settembre. Ora la speranza è che non chiudano più dopo due mesi".

Cuneo ancora rossa, il sindaco: “Decisione inevitabile”

"Ancora sabato l'indice di contagio ogni 100 mila residenti nel Cuneese era oltre 261: inevitabile la decisione di mantenere ancora alcune restrizioni per i prossimi giorni. Secondo le previsioni degli epidemiologi dell'unità di crisi della Regione, con cui ci siamo confrontati venerdì, tra domenica e domani c'è il tempo sufficiente per scendere sotto la soglia di 250 e allinearsi al resto del Piemonte". Così Federico Borgna, sindaco di Cuneo e presidente della Provincia che per ora, unica nel Nord Italia con la val d'Aosta, resta in zona rossa. Mercoledì dovrebbe arrivare la zona arancione, se il trend in discesa sarà confermato. A Cuneo su 56 mila residenti sono oltre 650 i positivi (e altri 340 sono in isolamento). "Analizzando i numeri si vede un leggero trend di decrescita, che non autorizza però ad abbassare la guardia, in quanto il numero dei nuovi positivi nell'ultima settimana risulta sempre rilevante - aggiunge il sindaco Borgna -. Dall'Asl segnalano che è praticamente giunto al termine il primo giro di vaccinazione degli ultra 80enni e sta procedendo a pieno ritmo la somministrazione della prima dose agli ultra 70enni che, in assenza di problemi legati alle forniture, dovrebbe terminare entro la metà di maggio”.

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