Sarebbe questa, a quanto si apprende, la risoluzione presa durante l'incontro con epidemiologi ed esperti dell'Unità di crisi che si è tenuto nel primo pomeriggio
Anche Torino e provincia torneranno in zona arancione da lunedì 12 aprile, mentre Cuneo da mercoledì 14 aprile. Sarebbe questa, a quanto si apprende, la risoluzione presa durante l'incontro con epidemiologi ed esperti dell'Unità di crisi che si è tenuto nel primo pomeriggio. Cuneo ha ancora un'incidenza di 261 casi di Covid ogni 100 mila abitanti. Già deciso ieri, invece, il ritorno in arancione delle altre sei province piemontesi: Alessandria, Asti, Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI).
La situazione nelle scuole da lunedì
Le scuole torneranno in presenza a partire da lunedì 12 aprile, al 100% fino alla terza media e al 50% per le superiori in tutto il Piemonte, ad eccezione della provincia di Cuneo dove - permanendo la zona rossa - lunedì e martedì la scuola sarà in presenza fino alla prima media e in dad dalla seconda media in su.
L'andamento epidemiologico nel territorio
L'analisi tecnica dell'andamento epidemiologico - spiega la Regione Piemonte - indica che il valore dell'incidenza, ovvero il numero di persone contagiate su 100 mila abitanti, è già sceso in queste ore sotto la soglia di allerta di 250 casi nella provincia di Torino (alla rilevazione di oggi 226.9) e lo stesso con elevata probabilità avverrà prima di mercoledì 14 aprile per la provincia di Cuneo (che al momento ha una incidenza di 261.6).
Cirio e Icardi: "In zona arancione attenzione ancora più alta"
"Il ritorno in zona arancione è un segnale importante e anche i dati della pressione ospedaliera mostrano finalmente una progressiva riduzione dei ricoveri sia in terapia intensiva che in degenza ordinaria. Ma il numero complessivo dei contagi e dei ricoveri resta comunque alto, così come lo sono drammaticamente le vite e gli affetti che il Covid si sta portando via. Per cui oggi più che mai riaprire non significa abbassare il nostro livello di attenzione e prudenza, ma al contrario alzarlo ancor di più". Lo affermano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l'assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi.