Covid Piemonte, flash mob studenti a Torino: "Vogliamo tornare in aula"

Piemonte

Sono una sessantina i ragazzi presenti, seduti per terra con zaini e quaderni davanti al Palazzo della Regione Piemonte, per seguire da lì le lezioni sui propri pc e tablet. Il governatore Alberto Cirio ha partecipato al presidio, sedendosi tra i ragazzi e ascoltando le loro proposte

Alcuni studenti si sono dati appuntamento questa mattina in piazza Castello a Torino, davanti al Palazzo della Regione Piemonte, per seguire da lì le lezioni sui propri pc e tablet. Una sessantina i ragazzi presenti, seduti per terra con zaini e quaderni. Poi è stato organizzato un flash mob: un'insegnante ha fatto l'appello, come avviene ogni mattina via pc, mentre gli studenti giustificavano la loro assenza evidenziando le carenze presenti nella scuola in questo periodo di emergenza Covid, con dei cartelloni. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE DEL CONTAGIO)

Distance learning students study outdoors in front of the 'Regione Piemonte'palace in Castello Square during the coronavirus Covid-19 pandemic emergency in Turin, Italy, 26 November 2020. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO
Gli studenti in piazza a Torino - ©Ansa

Cirio incontra gli studenti al flash mob

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha incontrato gli studenti e si è seduto per terra con loro, per ascoltare le ragioni della protesta, di chi vuole tornare a scuola in presenza. Gli studenti hanno posto a Cirio due principali domande: perché non sono state aumentate le linee per il trasporto pubblico, nonostante si sapesse dell'arrivo di una nuova ondata e perché non si fa un tracciamento maggiore all'esterno e fuori dalle scuole. Ma in particolare i ragazzi hanno chiesto che venga convocato un tavolo, anche con gli epidemiologi, di discussione per la riapertura. Una proposta che Cirio ha condiviso. Il presidente si è poi collegato con una classe che stava seguendo le lezioni in Dad e ha salutato il professore e i ragazzi. 
Con Cirio c'erano anche il vicepresidente della Regione, Fabio Carosso, e l'assessore all'Istruzione Elena Chiorino. Cirio, dopo aver sentito le studentesse che per prime hanno avviato la protesta per il ritorno in classe, è entrato a lezione in Dad e si è congratulato con la scuola per l'insegnamento del diritto di chiedere senza aver paura di farlo.

Portavoce: "Non basta che sia seduto tra noi, serve incontro ufficiale"

"Siamo contenti che ci abbia incontrato, ma non basta che si sia seduto tra di noi", commenta il portavoce degli studenti Dario Pio Muccilli, che frequenta il liceo 'Juvarra' a Venaria. Serve un incontro ufficiale, un tavolo . Noi continueremo la protesta e a portare avanti le nostre rivendicazioni". Muccilli, all'inizio del presidio, aveva dichiarato: "Siamo qui per testimoniare davanti alle istituzioni come sia necessario che si rientri in una didattica in presenza. Non tanto perché siamo contro la Regione o il governo. Noi non siamo contro nessuno, noi siamo per un futuro degli studenti- Per questo vogliamo che ci venga garantita la didattica in presenza, che è una realtà nel resto dell'Europa, perché la didattica a distanza dimostra un'impreparazione da parte dello Stato di garantirci un rientro in sicurezza". 

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