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Carignano, spara a moglie e figli: morta la bimba ferita dal padre

Piemonte
©Fotogramma

Ricoverata da lunedì mattina nel reparto di Rianimazione dell'ospedale infantile Regina Margherita di Torino, in coma, la piccola è stata dichiarata deceduta al termine del periodo di osservazione iniziato nel pomeriggio di ieri

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Non ce l'ha fatta Aurora, due anni appena, gravemente ferita dal padre, che prima di suicidarsi ha ucciso l'altro figlio, gemello della bambina, e la moglie. Ricoverata da lunedì mattina nel reparto di Rianimazione dell'ospedale infantile Regina Margherita di Torino, in coma, la piccola è stata dichiarata deceduta al termine del periodo di osservazione iniziato nel pomeriggio di ieri. (LA TRAGEDIA)

La vicenda

Nella notte tra domenica e lunedì Aurora è stata colpita nel sonno con un colpo di pistola alla testa dal padre, Alberto Accastello, 40 anni, che ha ucciso anche il gemellino Alessandro, la madre Barbara Gargano, 38 anni, e il cane, prima di suicidarsi. La tragedia nella loro abitazione, una villetta di Carignano, nel Torinese. Era stato il fratello del padre, a cui ha confidato l'intenzione di uccidersi al telefono, a chiamare i carabinieri. L'immediato intervento nella villetta, però, è stato vano: dopo avere chiuso la telefonata, alle cinque di mattina, Alberto Accastello ha impugnato una pistola calibro 22, che regolarmente deteneva in casa, e ha fatto fuoco sulla sua famiglia. I militari hanno dovuto sfondare la porta per entrare. La madre, che lavorava in un centro commerciale di Moncalieri (Torino) come impiegata, è stata trovata riversa per terra, già morta, mentre il marito è deceduto poco dopo l'arrivo dei sanitari. I due piccoli, ancora nei loro lettini, sono stati subito soccorsi e trasportati nell'ospedale Regina Margherita, ma per Alessandro non c'è stato nulla da fare. Per la sorellina Aurora le speranze sono finite ieri sera.

La coppia

Alberto e Barbara si erano sposati nel 2015 e da poco si erano trasferiti nella villetta, appena ultimata, dopo aver vissuto per diverso tempo insieme al padre e allo zio dell'omicida. Negli ultimi tempi, secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, litigavano spesso e la donna avrebbe espresso al marito la volontà di separarsi e di voler andare via di casa. Proprio in queste litigate e nella decisione della donna sarebbe da ricercarsi, sempre secondo gli inquirenti, il movente che ha spinto l'uomo a premere il grilletto, a sterminare la sua famiglia e a uccidersi.