Maltempo in Piemonte, crolla un campanile nell’Alessandrino: nessun ferito

Piemonte

Si tratta della torre campanaria della chiesa sconsacrata di San Biagio, nel centro di Lu Monferrato. La zona era isolata. Cirio: "Costa esca dal ministero e venga in Piemonte"

Ancora danni a causa della violenta ondata di maltempo che nel fine settimana ha investito il Piemonte. Nella serata di ieri il campanile della chiesa sconsacrata di San Biagio, nel centro di Lu Monferrato, è crollato. Il piccolo gioiello architettonico, appendice della chiesa risalente al Quindicesimo secolo, è collassato alcune ore dopo che l'area era stata transennata e isolata in seguito alla caduta di alcuni calcinacci. Nessuno dunque è rimasto ferito. Le cause del crollo sono probabilmente da addebitare alle forti piogge delle scorse ore. I calcinacci del campanile, nel crollo, hanno danneggiato il tetto e il balcone di una casa vicina, ma non è stato necessario effettuare sgomberi.

Gli interventi dei vigili del fuoco

Ieri pomeriggio, pioggia e vento hanno sferzato diverse zone della provincia di Alessandria, con raffiche fino a 64 km/h a Capanne di Cosola. Una ventina gli interventi dei vigili del fuoco: nel Novese i pompieri sono entrati in azione per alberi pericolanti a Tassarolo, mentre a Cabella Ligure - Alta Val Borbera, al confine con la Liguria - per la caduta di sassi da una massicciata in strada (sul posto anche carabinieri e cantonieri della Provincia). A Cavatore, nell'Acquese, invece, ha preso fuoco una centralina dell'energia elettrica. Sul posto sono giunti anche i tecnici.

Borgna, nel Cuneese zone ancora irraggiungibili

"I danni sul territorio della provincia di Cuneo sono molto pesanti: ammontano a decine di milioni. Fondamentale il riconoscimento dello stato di calamità naturale per il nostro territorio così ferito. Si tratta di ripristinare la viabilità con la ricostruzione delle infrastrutture distrutte e la messa in sicurezza di ponti, attraversamenti, pendii e scarpate". Così il presidente della Provincia di Cuneo Federico Borgna, che aggiunge: "Il fatto che il maltempo abbia colpito zone già provate da precedenti alluvioni e dove erano stati eseguiti importanti interventi di prevenzione, ha permesso di contenere i danni dal punto di vista delle vite umane, ma ha peggiorato sensibilmente una situazione già molto fragile e precaria". I tecnici della Provincia di Cuneo sono tutti impegnati nella rilevazione dei danni, ma ci sono alcune zone dove nessuno è ancora riuscito ad arrivare perché impraticabili. Ancora una ventina le strade provinciali chiuse da venerdì. 

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Controlli dei carabinieri su chiese e monumenti

Chiese e monumenti osservati speciali anche in provincia di Vercelli. I carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Torino, in collaborazioni con i colleghi del territorio, stanno effettuando una serie di controlli agli edifici considerati più a rischio, coordinati dalle Soprintendenze competenti. In particolare, alla Cappella del Santuario di Montrigone, a Borgosesia, un albero secolare si è schiantato a terra a pochi metri dall'edicola religiosa, mentre è particolarmente sensibile la situazione della chiesa (ora sconsacrata) del rosario di Vintebbio, costruita sul greto del fiume che viene progressivamente eroso dall'azione dell'acqua. Nessun pericolo, per ora, per la Pieve di Santa Maria di Naula.

Sempre nel Vercellese, la piena dei giorni scorsi del torrente Cervo, che attraversa le province di Vercelli e Biella, ha provocato un serio danno al Canale Cavour, infrastruttura artificiale di metà ottocento, fondamentale per l'irrigazione delle campagne della zona e in particolar modo per la coltivazione del riso.

Cirio, colpa dei sindaci? Costa esca dal ministero e venga in Piemonte

"Leggo sui giornali che il ministro dell'Ambiente Costa dice che la colpa dell'alluvione sarebbe dei sindaci che non spendono i soldi che hanno per l'ambiente. Caro ministro Costa, esca dal suo ministero e venga in Piemonte a sporcarsi un po' con i nostri sindaci piemontesi, che non dormono da 3 giorni, che spalano con le ginocchia immerse nel fango e che firmano sotto la loro responsabilità e senza ancora nessuna certezza dallo Stato, interventi di somma urgenza per mettere in sicurezza la loro gente". Così il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. "Pulire un fiume oggi in Italia - aggiunge il presidente della Regione - non si può perché la burocrazia delle sue leggi è tale da bloccare qualsiasi intervento. In uno Stato serio in un momento di emergenza ci si unisce per risolvere i problemi non per scaricare le responsabilità magari sui più deboli. La aspetto signor ministro, così vedrà da vicino l'Italia reale".

Dopo la ricognizione di ieri, quest’oggi il governatore Alberto Cirio, insieme ad alcuni assessori, ha visitato a Borgo Vercelli, Romagnano Sesia, la zona industriale di Grignasco, Varallo Sesia. Infine, dopo le 16 sarà a Rosazza, Campiglia Cervo e Piedicavallo. Il vicepresidente Carosso si recherà invece nelle zone più colpite del Verbano-Cusio-Ossola: Omegna, Massiola, Ornavasso, Mergozzo, Premosello, Anzola, Pieve Vergonte, Pallanzeno e Formazza.

"Centinaia di milioni di danni alle opere pubbliche"

"Non c'è un minuto da perdere, altrimenti rischiamo di trovarci a novembre in una situazione ancora più grave". Così il presidente della Regione Piemonte, nel secondo giorno di sopralluoghi nei paesi devastati dall'alluvione di venerdì e sabato scorsi. "Oggi ho parlato a lungo al telefono con il presidente del Consiglio Conte, il Piemonte è profondamente colpito da questa ennesima emergenza e ha bisogno di aiuti. Solo per quanto riguarda le opere pubbliche i danni ammontano a centinaia di milioni di euro, ora invito i private a presentare nel dettaglio i loro danni. Attendiamo a breve la dichiarazione dello stato di emergenza che ci conferisca poteri e soprattutto risorse per potere intervenire". 

"Saranno disponibili 100 milioni per le massime urgenze"

Cirio, accompagnato dall'assessore ai trasporti Gabusi, ha inoltre visitato la Valle Cervo, colpita duramente dal maltempo, facendo tappa a Campiglia, al Santuario di San Giovanni d'Andorno, poi a Rosazza e Piedicavallo. "Occorre fare subito le ordinanze - ha suggerito ai primi cittadini - Saranno disponibili 100 milioni per le massime urgenze e questa sarà la condizione per accedere ai fondi". Cirio ha pure annunciato che domani il genio militare che sarà in visita a Borgomanero per progettare un ponte militare e si recherà anche a Campiglia per ripristinare la passerella distrutta dall'acqua del torrente Cervo.

"Aiuti per Limone": già raccolti 25mila euro

Continua sulla piattaforma online gofundme.com la campagna "Aiuti per Limone", una raccolta fondi da destinare agli interventi più urgenti a favore del paese e della popolazione duramente colpita dagli eventi alluvionali dei giorni scorsi. L'iniziativa, promossa dal vicesindaco di Limone Rebecca Viale insieme al consigliere Luca Ferrari, ha raccolto fino ad ora circa 25mila euro, ma l'obiettivo è raddoppiare la somma che servirà per garantire generi di prima necessità durante questi primi giorni di emergenza (medicinali, carburante per i generatori, stufette, fornelli) e per altre evenienze che si verranno a creare. Da oggi è attivo anche un conto bancario dedicato all'emergenza e gestito direttamente dal Comune, al seguente Iban: IT37S0311146750000000002252, intestato al Comune di Limone Piemonte, indicando la causale "Emergenza alluvione 2020". 

Il Comune di Borgosesia stanzia 100mila euro per l'emergenza

L'amministrazione comunale di Borgosesia (in provincia di Vercelli) ha stanziato 100.000 euro per far fronte all'emergenza legata al maltempo. Le risorse, comunicano dal municipio, serviranno per diverse spese, dalla rimozione dei rifiuti allo spurgo dei cortili, dall'asportazione dei fanghi che hanno invaso le strade agli interventi per trasportare in carrozzeria le autovetture sommerse da acqua e fango. Intanto la giunta del sindaco Paolo Tiramani ha deciso di aprire un tavolo tecnico per accertare eventuali responsabilità e aiutare le famiglie del rione Isola, investito da una grande mole d'acqua a causa della tracimazione del canale di derivazione della centrale idroelettrica. Nel primo pomeriggio di oggi il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, è arrivato in città per verificare la situazione delle aree alluvionate, e insieme al sindaco Tiramani e alla giunta di Borgosesia si è intrattenuto a parlare con diversi abitanti del quartiere, dove diverse famiglie hanno avuto la casa allagata.

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