Per Roberto Rosso la difesa aveva chiesto gli arresti domiciliari. La procura ha dato parere favorevole
Il gup, Elena Rocci, ha disposto un accertamento sulle condizioni di salute di Roberto Rosso, l'ex assessore regionale piemontese in carcere dalla fine di dicembre per una vicenda di presunto scambio elettorale politico mafioso. Per Rosso, la difesa aveva chiesto gli arresti domiciliari. La procura ha dato parere favorevole. (IL RIESAME - LA RICHIESTA DEL PROCESSO)
Niente video, imputati convocati in aula
Intanto, il collegamento video con il carcere non si è potuto organizzare e il giudice ha ordinato che i detenuti comparissero in aula. È successo in tribunale a Torino, dove con l'emergenza sanitaria sono stati introdotti - anche nella fase 2 - i processi "da remoto". L'ambito è l'udienza preliminare di Fenice, l'inchiesta di Ndrangheta che fra i 14 imputati vede anche l'ex assessore regionale Rosso. Un contrattempo non ha permesso al carcere delle Vallette di reperire un'aula in cui sistemare i detenuti per la diretta video. Il gup Elena Rocci, quindi, ha disposto la traduzione a Palazzo di giustizia per due di loro. Rosso invece ha rinunciato a presenziare.