Torino: 39enne uccide la moglie che voleva il divorzio, poi si suicida

Piemonte
Foto di Archivio (ANSA)

I carabinieri sono intervenuti nell'abitazione della coppia dopo l'allarme lanciato da una vicina di casa, che aveva sentito le grida di aiuto della donna. All'arrivo dei militari però la tragedia si era già consumata

Ha aspettato che la moglie tornasse a casa dopo una serata fuori e, al suo rientro, l'ha accoltellata alla gola. Poi ha rivolto il coltello da cucina verso di sé e si è ucciso. E' successo a Piossasco, nel Torinese. La donna, Anna Sergeevina Marochkina, russa di 33 anni, voleva divorziare dal marito, Andreas Pedersen, danese di 39 anni. Lui però non aveva accettato la fine della relazione.

La scoperta dei due cadaveri

Sul posto sono intervenuti i carabinieri, allertati da una vicina di casa che ha udito le grida d'aiuto provenienti dall'abitazione. All'arrivo dei militari però l'omicidio-suicidio si era già consumato: i due corpi sono stati trovati uno sopra l'altro in bagno, dove il 39enne ha trascinato la moglie, l'ha ammazzata e si è suicidato. 

La dinamica

La coppia (grafico lui, architetto lei) era sposata da cinque anni, ma lei voleva il divorzio. Quella notte è tornata a casa alle 4 dopo una serata fuori e, al suo rientro, l'uomo l'avrebbe aggredita verbalmente. Il 39enne era convinto che lei avesse un altro: "Con chi sei stata?", "Dove?" ha gridato. Poi ha accoltellato la 33enne alla gola e si è ucciso piantandosi il coltello nel petto. 

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