Torino, umiliava la moglie malata di sclerosi multipla: condannato

Piemonte
Foto di archivio

Il medico avrebbe spiegato ai figli, usando alcuni articoli presi online, che la malattia della madre l'avrebbe portata alla follia e al suicidio. In un caso ci sarebbe stata anche un'aggressione fisica

Un medico è stato condannato dal tribunale di Torino a un anno e dieci mesi per maltrattamenti e lesioni nei confronti della moglie malata di sclerosi multipla. Secondo le accuse, l'uomo avrebbe umiliato la donna chiamandola 'pazza' davanti ai figli e agli amici. Inoltre, l'avrebbe accusata di uscire con le amiche e di avere una relazione extra-coniugale. L'uomo avrebbe anche spiegato ai bambini, usando alcuni articoli presi online, che la malattia della madre l'avrebbe portata alla follia e al suicidio. In un caso ci sarebbe stata anche un'aggressione fisica.

La denuncia

La donna, che per sfuggire alla tensione casalinga si era organizzata uno studio in cantina, ha sporto denuncia. I fatti contestati si riferiscono al periodo di tempo tra il 2014 e il 2017. L'uomo si è difeso parlando di "banali questioni tra coniugi". Ha rigettato ogni accusa, attribuendo alla malattia alcuni comportamenti della moglie da lui ritenuti sconvenienti e aggressivi. Il giudice ha disposto la trasmissione degli atti in Procura per accertamenti su eventuali maltrattamenti sui figli.

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