Torino, contestata la sindaca Appendino alla presentazione della stagione del Teatro Regio

Piemonte
Foto di archivio (ANSA)

Lavoratori e abbonati storici hanno iniziato la protesta quando la prima cittadina ha dichiarato che avrebbe risposto in separata sede alle domande dei giornalisti sul futuro del sovrintendente William Graziosi

La sindaca di Torino, Chiara Appendino, è stata contestata con urla e fischi alla presentazione della nuova stagione del Teatro Regio. Lavoratori e abbonati storici hanno iniziato la protesta quando la prima cittadina ha dichiarato che avrebbe risposto in separata sede alle domande dei giornalisti sul futuro del sovrintendente William Graziosi. "Non è questa la sede per parlare di questo tema che sarà oggetto del prossimo Consiglio con Indirizzo, il 19 giugno", ha affermato Appendino. "Stiamo cercando di dare delle fondamenta economiche sicure al Regio grazie anche all'interessamento del ministero, che ha creduto in noi e ad un piano di sviluppo che prevede investimenti in 5 anni per 14 milioni di cui 12 già coperti", ha poi aggiunto. 

Applaudito il direttore dell'area artistica Galoppini

Unico ad essere applaudito dagli abbonati, che per tradizione vengono invitati alla presentazione della stagione lirica, è stato Alessandro Galoppini, direttore dell'area artistica, in rotta con l'attuale sovrintendente, il cui incarico è stato prorogato fino al 15 luglio. Galopppini e Appendino non si sono rivolti la parola per tutta la conferenza stampa e, quando un giornalista ha chiesto al direttore cosa accadrebbe in caso di conferma di Graziosi, questi ha ribadito: "Me ne andrei subito". "Terremo conto di tutti gli elementi, anche di quanto accaduto oggi", ha chiosato la sindaca.

Galoppini: "Una stagione da record"

Si è detto soddisfatto per il lavoro svolto fino a questo momento il direttore dell'area artistica, Galoppini: "Stiamo presentando una stagione con un numero record di titoli, ben 17, facendo nostre, in qualche modo, e in anticipo sui tempi, le indicazioni del ministero che agli enti lirici chiede più spettacoli per avere enti più attivi, anche come giornate di apertura ed entrate".
E ancora: "Per me firmare questa stagione è un onore - ha aggiunto - e mi auguro che questo cartellone piaccia al pubblico appassionato del Regio che ha permesso nell'anno in corso di aumentare le entrate della biglietteria di 500.000 euro. Considerato che sono stati anche risparmiati 500.000 euro di spese correnti, possiamo dire di aver 'risparmiato' un milione di euro", le sue parole.

Appendino: "Sono amareggiata"

C'è rammarico, invece, nelle parole della sindaca Appendino: "Nessuno sottovaluta che ci siano delle tensioni, però sono amareggiata per quanto successo questa mattina, perché credo sia un peccato se le dinamiche interne del teatro, che è normale esistano e di cui cerchiamo di farci carico, arrivano a sfociare in un momento di conferenza stampa", le sue parole.
E ancora: "Non è la prima volta che c'è una crisi o tensione nel teatro fra le figure apicali, quello su cui ci si deve confrontare è il piano di indirizzo che credo sia il futuro del teatro. I risultati di quest'anno, con l'aumento dei ricavi e la diminuzione dei costi ci danno speranza rispetto alla sua attuazione. Sappiamo che è un piano ambizioso ma per la prima volta abbiamo l'occasione di sistemare una crisi che esiste in tanti teatri lirici".
A proposito della richiesta arrivata in aula dal capogruppo del Pd, Stefano Lorusso, circa l'azzeramento dei vertici, la sindaca ha risposto: "Non possiamo azzerare in questa fase, vorrebbe dire commissariare il teatro. Abbiamo invece avviato la procedura comparativa per individuare il nuovo Sovrintendente".

Graziosi: "Nessuna guerra, un cambiamento"

"Dopo le polemiche dei giorni scorsi in merito alla mia persona e al clima interno al teatro, definito da guerra civile, è giusto che oggi, alla presentazione della prossima stagione, si faccia una riflessione. E' in atto un cambiamento che va anche nel senso di quanto indicato dal ministero, mirato a dare a questo grande teatro basi solidissime per il futuro. Ogni cambiamento desta timori". Così il sovrintendete del Teatro Regio di Torino, William Graziosi, dopo le contestazioni. "Tralascio le sorprese e le ombre derivate dalla passata e ventennale gestione - ha aggiunto - e dico che stiamo lavorando, e in un teatro unito nella ricerca della bellezza e di un grande futuro - ad un nuovo modello di teatro, più aperto alla città e in sicurezza. Per un soffio il Regio non è stato commissariato. Solo 5 enti lirici su 14 non sono commissariati e noi siamo tra questi, inoltre stiamo concorrendo per ottenere il riconoscimento di fondazione a statuto speciale, come hanno solo la Scala e Santa Cecilia". 

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