Omicidio Paroldo: “La ragazza era stata venduta per 500mila lire”

Piemonte
Foto di Archivio (ANSA)
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È il retroscena del ritrovamento del corpo senza vita di un pensionato di 78 anni, Severino Viora nel Cuneense. La moglie era stata condannata in primo grado a 21 anni e 3 mesi 

È spuntato un retroscena sul giallo di Paroldo, in provincia di Cuneo. In quella località piemontese era stato ritrovato il corpo senza vita di un pensionato di 78 anni, Severino Viora. Per quella morte è imputata la moglie, Assunta Casella, di 60 anni, condannata in primo grado a 21 anni e 3 mesi. È stato raccontato in Corte d’Appello a Torino: “Quando aveva 14 anni e viveva in Calabria con la famiglia fu letteralmente comperata, per 500mila lire dall’uomo che, dopo averla portata in Piemonte, la prese in moglie e la costrinse a una vita durissima”.

Secondo quanto affermato dal suo legale, Marina Bisconti, la donna era stata acquistata dal suo futuro marito, che la maltrattava pesantemente e la costringeva anche a prostituirsi. Il legale ha sollevato dei dubbi sulla ricostruzione della pubblica accusa e sulle effettive responsabilità della Casella nell’omicidio, ma ha anche chiesto che, nell’eventualità di una condanna, all’imputata siano concesse le attenuanti generiche.
Il procuratore generale Nicoletta Quaglino non è d’accordo e ha proposto l'ergastolo: “Fatti di 45 anni fa non giustificano le attenuanti”, le sue parole.

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