Xiaomi acquisisce parte del business di Meitu

Tecnologia
Immagine di archivio (Getty Images)

Il colosso cinese si occuperà del design, della ricerca, dello sviluppo e della vendita dei futuri smartphone pensati per i selfie

La società cinese Meitu è nota soprattutto per le sue applicazioni dedicate ai selfie e per i suoi smartphone pensati per consentire agli utenti di realizzare degli autoscatti ricchi di filtri per la bellezza. Di recente, la compagnia è stata parzialmente acquisita da Xiaomi. Il colosso della tecnologia si occuperà del design, della ricerca, dello sviluppo e della vendita dei futuri smartphone targati Meitu. La compagnia di Xiamen continuerà comunque a essere coinvolta nello sviluppo dei software dedicati alla fotocamera. È dunque probabile che in futuro non molto lontano in tutti i negozi Xiaomi arriveranno molti cellulari dedicati ai selfie.

L’alleanza tra Meitu e Xiaomi

Meitu ha spiegato che la sua missione è ispirare le persone a esprimere la propria bellezza e che l’alleanza strategica con Xiaomi rappresenta il modo migliore per continuare a perseguire tale obiettivo. Al momento la compagnia non è ancora un competitor importante nel mondo degli smartphone e negli ultimi cinque anni ha venduto solo 3,5 milioni di dispositivi. Cooperare con Xiaomi potrebbe consentire al brand di crescere e ottenere una maggiore notorietà.

Un’occasione per incrementare la popolarità del brand

Inizialmente, Xiaomi pagherà a Meitu una percentuale sulla vendita degli smartphone, ma una volta trascorsi cinque anni o venduta una certa quantità di dispositivi, il metodo di pagamento cambierà. Meitu sostiene che l’accordo le consentirà di espandere la propria base di utenti sui social network grazie al software pre-installato nei cellulari. Non è al momento chiaro se le applicazioni della compagnia cinese saranno presenti anche nei classici smartphone di Xiaomi, come il Mi 8 e il Pocophone.
In occidente, Meitu ha ottenuto una discreta popolarità grazie a un’applicazione per i selfie pensata per rendere ogni autoscatto simile a un disegno uscito direttamente da un manga (il tipico fumetto giapponese). L’app offriva anche alcune semplici funzioni di fotoritocco. 

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