La decisione, operativa già da qualche giorno, è stata presa per tentare di limitare quei contenuti particolarmente condivisi e che potrebbero, in alcuni casi, contenere informazioni non corrette, soprattutto per quanto riguarda l'emergenza sanitaria attuale
“Da quando Covid-19 è stata dichiarata un'emergenza globale per la salute pubblica, lo scorso gennaio, abbiamo lavorato per consentire alle persone di venire in contatto con informazioni certe e verificate, provenienti solo fonti certificate e da sanitari esperti e per impedire che informazioni dannose si diffondessero sulle nostre app”. Inizia con queste parole un recente comunicato da parte del gruppo Facebook che aggiorna gli utenti sul tema della lotta alle fake news che riguardano tutte le applicazioni, da Facebook stesso ad Instagram. E proprio in quest’ottica rientra anche un recente provvedimento che riguarda WhatsApp, dal 2014 facente parte del colosso guidato da Mark Zuckerberg, secondo cui è impossibile inoltrare più di una volta un messaggio già diventato “virale”.
La doppia freccia
Nel 2019 la celebre app di messaggistica istantanea, ancora oggi al top delle classiche delle più scaricate al mondo, aveva introdotto la funzione che consente di riconoscere i messaggi che sono già stati inoltrati molte volte. “Si tratta di un'etichetta dotata di una doppia freccia che contraddistingue i messaggi di dubbia provenienza”, si legge in un comunicato pubblicato sul blog ufficiale di WhatsApp. Tali messaggi, da qualche settimana, potranno essere inoltrati ad una sola chat alla volta. “WhatsApp è stata concepita come uno strumento di messaggistica privata e nel corso degli anni abbiamo adottato diverse misure che hanno contribuito a proteggere la natura privata delle conversazioni dei nostri utenti. Quando, ad esempio, abbiamo imposto dei limiti alla funzione d'inoltro per contenere la propagazione di contenuti virali, il numero dei messaggi inoltrati è calato del 25% a livello globale”, spiegano gli esperti. E proprio in questo senso, soprattutto in questa fase dell’emergenza sanitaria dove le bufale potrebbero essere particolarmente dannose, questa funzione dovrebbe frenare la diffusione di fake news.
Rallentare la propagazione di alcuni messaggi
Ovviamente, sottolineano da WhatsApp, non tutti i messaggi inoltrati contengono notizie false o contribuiscono alla disinformazione. “Molti utenti inoltrano informazioni utili, video divertenti, meme o riflessioni che ritengono significative”, si legge nella nota, in cui viene specificato appunto come sia stato riscontrato un notevole incremento della quantità di messaggi inoltrati. Questo flusso sembra aver infastidito le persone che temono di poter contribuire alla diffusione di notizie false. “Riteniamo pertanto che sia importante rallentare la propagazione di questi messaggi per mantenere WhatsApp un luogo dedicato alle conversazioni private”, è la decisione del gruppo Facebook, in questo periodo al lavoro a stretto contatto con ONG ed enti governativi, tra cui l'Organizzazione Mondiale della Sanità e oltre 20 ministeri della salute nazionali, per contribuire a fornire informazioni affidabili alla popolazione. “Questi enti e queste organizzazioni hanno inviato centinaia di migliaia di messaggi tramite WhatsApp agli utenti che hanno richiesto informazioni e consigli”. Tutte le informazioni utili possono essere recuperate sulla pagina del “Centro informazioni sul coronavirus”, all’interno del sito di WhatsApp.