Una volta avviata la partita, la piattaforma seleziona a turno una delle diverse immagini salvate nei rullini fotografici dei giocatori e la mostra per cinque secondi a tutti i partecipanti. Vincono il match gli utenti che indovinano il ‘proprietario’ dello scatto
A ridosso delle feste natalizie c’è un’applicazione che in questi giorni sta spopolando in rete e che terrà sicuramente compagnia a molti utenti nelle pause tra le diverse abbuffate previste dalla tradizione.
Si chiama Photo Roulette ed è disponibile gratuitamente sia sui dispositivi iOS che Android. Negli Stati Uniti e in tanti altri Paesi del mondo ha scalato in tempo record le classifiche delle app più scaricate. Tuttavia, come spesso accade in questi casi, il successo del gioco è accompagnato dalle perplessità, dalle discussioni e dalle polemiche degli utenti, che si vedono costretti ad autorizzare l’applicazione ad accedere alla libreria fotografica del proprio smartphone per poter dare il via al gioco.
Come funzione Photo Roulette
Photo Roulette, sviluppata da tre ragazzi norvegesi, con background tecnologici, è una vera e propria roulette incentrata sulle fotografie dei partecipanti. Per avviare una partita, dopo aver scaricato la piattaforma, è necessario, come accennato precedentemente, approvare che l’app abbia accesso all’archivio dei propri scatti: solo previa autorizzazione ogni utente può dare al via alla sessione di gioco, invitando fino a massimo 49 giocatori, selezionabili personalmente tra i propri contatti.
Una volta avviata la partita, la piattaforma seleziona a turno una delle diverse immagini salvate nei rullini fotografici dei giocatori e la mostra per cinque secondi a tutti i partecipanti.
Vincono il match gli utenti che indovinano il ‘proprietario’ dello scatto. L’app propone in ogni partita 15 diverse fotografie e decreta il vincitore finale in base al numero di risposte esatte.
Rischi legati all’utilizzo dell’app
I rischi legati all’utilizzo dell’app incentrata sulle fotografie sicuramente sono ben chiari agli adulti che decidono di prendere parte alla sfida, ma molto meno ai bambini e ai giovani, che la vedono semplicemente come un gioco.
Come riporta il Wall Street Journal, un’adolescente dell’Arizona mentre impegnata in una partita a Photo Roulette, ha visto la foto del suo codice fiscale tra gli scatti protagonisti del gioco. E se è vero, da un lato, come riportato nella pagina della privacy dell’app, che la piattaforma rimuove dai server le foto utilizzate al termine di ogni partita, è altrettanto vero che mostrare le proprie informazioni personali a una platea di 50 utenti potrebbe mettere a rischio la propria privacy.
"Le foto degli utenti vengono utilizzate solo come parte del gameplay e non condivise con nessuno al di fuori del gruppo di giocatori. Le foto vengono eliminate dai nostri server non appena termina il round. Non monetizziamo le foto o i metadati in alcun modo, né lo faremo mai”, hanno chiarito gli sviluppatori.