Apple Watch, disattivata app Walkie-Talkie per falla di sicurezza
TecnologiaTramite l’app che consentiva lo scambio di messaggi vocali era possibile origliare le conversazioni di altri utenti sull’iPhone. Secondo Apple nessuno avrebbe sfruttato il bug
A causa di una falla di sicurezza Apple è stata costretta a disattivare l’app Walkie-Talkie su Apple Watch, che consente a due utenti di scambiarsi messaggi vocali. La vulnerabilità permetteva a un utente di ascoltare le conversazioni tenute da un’altra persona attraverso l’iPhone, senza che quest’ultima desse il proprio consenso. Come riportato da TechCrunch, Apple si è scusata e ha deciso di sospendere il funzionamento dall’applicazione per poter risolvere il bug al più presto. Ad avvertire la compagnia del problema di sicurezza è stata una segnalazione inviata tramite l’apposito portale di Cupertino.
Un bug Walkie-Talkie permetteva di ‘spiare’ l’iPhone
Dopo aver ricevuto e accettato un invito da un altro utente, l’app Walkie-Talkie permette di comunicare utilizzando Apple Watch tramite messaggi audio. Tuttavia, grazie a una segnalazione giunta attraverso il portale a disposizione degli utenti per comunicare le vulnerabilità notate, Cupertino ha scoperto che tramite Walkie-Talkie le persone erano in grado di origliare le conversazioni “attraverso l’iPhone di un altro cliente senza consenso”, come spiegato dall’azienda a TechCrunch. Apple si è scusata per la falla ma ha precisato di non essere “a conoscenza di alcun utilizzo della vulnerabilità ai danni di un cliente”, sottolineando inoltre che “sono necessarie sequenze di eventi e condizioni specifiche” per poter approfittare del problema. Ciononostante, la compagnia ha concluso che disattivare Walkie-Talkie era “la giusta linea di azione” per proteggere la privacy e la sicurezza degli utenti.
Apple, altre vulnerabilità in passato
Apple ha dichiarato che l’app Walkie-Talkie sarà riattivata “al più presto”: il software di Apple Watch non funzionerà fino a quando l’azienda non rilascerà una correzione del bug. Non è la prima volta che Cupertino si ritrova ad affrontare simili falle di sicurezza: lo scorso gennaio, il 14enne Grant Thompson aveva scoperto un bug di FaceTime nelle videochiamate di gruppo, che permetteva di ascoltare e vedere il destinatario della telefonata ancora prima che quest’ultimo rispondesse. In quell’occasione, Apple ricompensò il giovane autore della segnalazione dicendosi pronta a contribuire al pagamento dei suoi studi.