Grazie al malfunzionameto dell'app rilevata da Facebook, Telegram ha potuto ampliare la sua rete di utenti e il suo fondatore ne ha approfittato per lanciare una frecciatina al colosso di Menlo Park
Se da una parte il recente disservizio di Facebook, Facebook Messenger, Instagram e WhatsApp ha messo a dura prova la compagnia di Mark Zuckerberg, dall’altra invece c'è chi ha potuto esultare. Il riferimento è a Telegram, che nelle ultime 24 ore, mentre le app concorrenti erano fuori uso, ha guadagnato ben 3 milioni di nuovi utenti. Si tratta di un risultato significativo per il programma che un anno fa, nel marzo del 2018, contava ‘solo’ 200 milioni di utenti attivi.
“Noi abbiamo una vera privacy”
A diffondere il dato è stato il Ceo e fondatore Paul Durov tramite un messaggio condiviso sul suo canale Telegram: “Noto che nelle ultime 24 ore 3 milioni di nuovi utenti si sono iscritti su Telegram. Bene. Noi abbiamo una vera privacy e spazio illimitato per tutti”, ha scritto Durov, lanciando una frecciatina al colosso di Menlo Park, dietro alla quale si nasconde una motivazione ben precisa. Telegram è un servizio di messaggistica istantanea concorrente di WhatsApp - e, di conseguenza, in competizione con Facebook - che si finanzia tramite donazioni elargite da alcuni utenti e non attraverso annunci pubblicitari mirati come attualmente fanno le piattaforme di Mark Zuckerberg, raccogliendo, a volte in modo intrusivo, i dati delle persone iscritte. Dal canto suo, Durov ha sempre enfatizzato la sicurezza e la protezione delle informazioni degli utenti come una delle caratteristiche chiave di Telegram, a differenza della compagnia regina dei social media, sebbene in passato alcuni esperti informatici abbiano messo in dubbio questo punto.
Il disservizio
Intorno alle 17 del 13 marzo, tantissimi utenti hanno iniziato a segnalare al portale Downdetector un malfunzionamento di Facebook e Instagram, ai quali si sono aggiunti poco dopo anche WhatsApp e Facebook Messenger. Stando a quanto riferito dal gruppo californiano, il disservizio era dovuto a lavori di manutenzione dei database e in serata il social ha rassicurato i suoi iscritti che non si è trattato di un attacco informatico. I principali problemi si sono verificati negli Stati Uniti, nell’America Latina e in Europa, Italia compresa. Le piattaforme hanno ripreso a funzionare correttamente dopo quasi dodici ore, durante le quali Telegram ha potuto ampliare la sua rete di utenti.