Dagli Usa un’app che limita del 20% il tempo speso sui social network

Tecnologia
Foto di archivio (Getty Images)

Un gruppo di ricercatori della Cornell University ha sviluppato un’applicazione che, tramite delle vibrazioni, avvisa l’utente che sta passando troppo tempo sui social, inducendolo a tornare alla sua occupazione 

Un gruppo di ricercatori della Cornell University, nello stato di New York, ha sviluppato un’applicazione che, tramite delle vibrazioni, avvisa l’utente che sta passando troppo tempo sui social network, invitandolo a tornare all’occupazione primaria. Pubblicato sul sito dell’ateneo, lo studio dimostra che grazie a questa app, il tempo speso su Facebook da parte dei suoi iscritti si è ridotto del 20% ma, come sottolinea Fabian Okeke, uno degli autori, lo scopo non è quello di spingere le persone a non accedere più ai social network, bensì “restituire alle persone il controllo del proprio consumo di contenuti digitali”.

Vibrazioni che si ripetono ogni 5 secondi

Il tutto è nato grazie a una ricerca sulla produttività degli studenti, durante la quale Okeke si è accorto che molti universitari statunitensi perdevano moltissimo tempo su Facebook o altri portali, accedendovi inizialmente per prendere una piccola pausa dallo studio, per poi invece restare collegati anche ore. “Questi programmi sono progettati per trattenere la gente online. Per questo motivo abbiamo iniziato a pensare su come intervenire per aiutare le persone a focalizzarsi di nuovo sul proprio lavoro”, spiega Okeke. I ricercatori si sono quindi concentrati su diverse teorie di economia comportamentale e psicologia, che li hanno portati a sviluppare un’app che fa vibrare lo smartphone ogni 5 secondi una volta superato il tempo limite prefissato. Dai primi risultati, è emerso che tutti i 50 partecipanti al test hanno ridotto del 20% il tempo speso su Facebook.

Risultati positivi già dopo la prima settimana di test

Michael Sobolev, co-autore dello studio, ha spiegato che l’app si basa sui segnali acustici emessi dalle auto quando qualcuno dei passeggeri non ha allacciato la cintura: “Hanno cercato di aumentare le multe, ma non ha funzionato; l'unica tecnologia che ha effettivamente risolto il problema è stata il segnale acustico", ha sottolineato Sobolev. “Si vuole dare alle persone la libertà di fare ciò che vogliono, ma si cerca anche di spingerle nella giusta direzione. La vibrazione non ti impedisce di fare nulla, ma funziona come promemoria e rinforzo negativo”, ha concluso lo studioso.
Per condurre il test, durato tre settimane, i ricercatori hanno preso in esame solo Facebook per il semplice fatto che è il social network più diffuso. Già dopo la prima settimana, gli studenti hanno iniziato a diminuire il tempo speso sui social, mentre restava invariato il numero di accessi al portale. Al termine dell’esperimento, i partecipanti hanno disinstallato l’applicazione, tornando così ad utilizzare il social ai livelli precedenti.

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