Facebook, su Messenger si potrà cancellare messaggi come su Whatsapp

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Immagine di archivio (Getty Images)
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Sarà possibile eliminare anche video e immagini. La funzione è stata annunciata ad aprile, ma non c’è ancora una data di rilascio ufficiale

Anche su Messenger, chat di Facebook, si potranno eliminare i messaggi. In modo analogo a quanto accade su Whatsapp, di proprietà della società fondata da Mark Zuckerberg, gli utenti che si sono pentiti di quello che hanno scritto o inviato potranno cancellare i testi, le immagini e i video. La novità è stata scovata nel codice dell'applicazione e potrebbe non tardare molto ad arrivare a disposizione degli utenti, riferisce il sito TechCrunch. La nuova funzione era stata preannunciata durante la scorsa primavera in seguito alle polemiche dovute all’uso del pulsante Unsend riservato ai dirigenti di punta del social network. Sarà molto simile alla funzione già prevista dalla piattaforma di messaggistica Whatsapp, la quale prevede l’eliminazione dei messaggi sia nella finestra del mittente che in quella del destinatario.

Ci sarà un arco di tempo limitato per eliminare i tempi

Le persone che vorranno cancellare un messaggio inviato per errore avranno a disposizione un arco di tempo non ancora precisato in cui ritornare sui propri passi, rimuovendo ciò che è stato scritto in precedenza. L’annullamento avrà effetto non solo nella propria finestra di chat - funzione già prevista - ma anche in quella del destinatario. Interpellata da TechCrunch sulle tempistiche di lancio della funzione, Facebook ha affermato di “non aver dimenticato lo sviluppo di Unsend, sebbene non ci sia ancora una data di rilascio ufficiale”.

Strumento annunciato ad aprile

La novità era stata già preannunciata da Facebook ad aprile. La decisione era arrivata sulla scia di un caso riguardante Mark Zuckerberg. Alcune testate giornalistiche avevano rivelato che il Ceo di Facebook e altri top manager potevano cancellare i messaggi inviati su Messenger. Un ‘privilegio’ non concesso agli altri utenti. Il social network aveva spiegato che si trattava di una misura atta a proteggere la riservatezza delle comunicazioni del numero uno dell'azienda, ma aveva promesso l’implementazione del servizio per tutti gli utenti.

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