Facebook testa il 'downvote' per i commenti negativi

Tecnologia
Facebook (Getty Images)
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Il social network ha inserito la possibilità di poter valutare i singoli commenti tramite un giudizio numerico accompagnato da una freccia 

Facebook decide di premiare i suoi utenti, dando ascolto alla loro continua richiesta di inserimento di un tasto “non mi piace”.
Il social network per eccellenza ha lanciato un test negli Stati Uniti per testare questa sua opzione aggiuntiva. La funzione è iniziata a comparire nell’app mobile del servizio senza però un annuncio formale da parte dell’azienda.

Un giudizio numerico accompagnato da una freccia

Sebbene non si tratti di un vero e proprio tasto “non mi piace”, Facebook ha inserito la possibilità, riservata per ora solo ai post pubblici, di poter valutare i singoli commenti. È infatti possibile mostrare apprezzamento verso i pensieri degli utenti, selezionando un valore numerico e attribuendogli una freccia verso l’alto; se contrariamente si ha il desiderio di declassare il giudizio è possibile esprimere il proprio dissenso selezionando l’indicatore di direzione del verso opposto, anch’esso accompagnato da una valutazione numerica. Alla prima visualizzazione di questa modifica, l’app di Facebook offre una guida con un avviso riportante questa dicitura: “Sostieni i commenti ragionevoli e disapprova quelli che ritieni incivili o irrilevanti”. La funzione in questione, non è altro che un’aggiunta alle possibilità di commento che possono essere espresse tramite le emoticon (reactions). L’inserimento del downvote non esclude comunque la possibilità di mettere “like”. Gli utenti che partecipano al test non hanno però l'opportunità di visualizzare il conteggio effettivo dei downvote ricevuti.

Il test è iniziato a febbraio

Altri territori, in particolare Australia e Nuova Zelanda, hanno già avuto la possibilità, sebbene per un breve periodo, di usufruire dell’opzione aggiuntiva. A partire da febbraio 2018, secondo quanto riportato dal sito ArsTechnica, sono stati però gli Stati Uniti ad avere accesso per primi a questa temporanea funzione. Alcuni test all’estero includevano un prompt intitolato “stop bad comment” che non è invece presente nel test di voto americano.
È stata dunque mantenuta, anche se parzialmente, la promessa dell’amministratore delegato di Facebook, Mark Zuckerberg, che nel 2015 promise l’inserimento di un tasto “non mi piace”.

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