San Giorgio Maggiore a Venezia non è soltanto il luogo scelto da Jeff Bezos e Lauren Sanchez per il matrimonio vip più ammirato e contestato dell’anno, ma è anche la sede della Fondazione Giorgio Cini al cui interno negli anni ’50 fu costruito quello che l’attrice hollywoodiana Katherine Hepburn considerava il più bel teatro al mondo: il Teatro Verde, che i novelli sposini milionari hanno scelto per tenervi per un evento simbolico, molto probabilmente lo scambio degli anelli
Il Teatro Verde, come del resto buona parte dell’immenso patrimonio archivistico della Fondazione Cini, è stato oggetto negli anni passati di un vasto progetto digitale: lo scansionamento dell’intera isola di San Giorgio. Dal materiale scaturito, Mattia Casalegno e Martux_m. Nato hanno realizzato nel 2022 l’opera digitale “La maschera del tempo”, di cui la rubrica Now vi ha già raccontato.
L’idea di fondo dell’opera digitale realizzata da Mattia Casalegno e Martux m. Nato era quella di utilizzare l’enorme materiale digitale proveniente dal materiale di archivio della fondazione Cini per realizzare opere d’arte digitali innovative. Idea e progetto alla base delle attività del Centro Digitale – ARCHiVe, frontiera del contemporaneo della Fondazione Giorgio Cini, che ogni due anni commissiona un’opera d’arte ad artisti internazionali con l’obiettivo di creare nuove narrazioni e inedite visioni dell’Isola. E se nel 2022 fu “La Maschera del Tempo”, l’opera audiovisiva scelta nel 2024, il collettivo Universal Everything ha creato Chameleon, un lavoro digitale in cui la loro iconica “figura che cammina” attraversa i chiostri, il parco, le biblioteche della Fondazione.
D.A.I.R. Digital Artist In Residence
Visto il successo delle iniziative “La Maschera del Tempo” e “Chameleon”, la Fondazione Giorgio Cini decide di lanciare un programma di residenze rivolto a creativi ed esperti di nuove tecnologie. Obiettivo: indagare le potenzialità espressive e narrative con il riuso degli archivi digitali della Fondazione Giorgio Cini. Ogni anno vengono selezionati nuovi artisti in residenza del bando internazionale Digital Artist in Residence (D.A.I.R), che hanno cosi l’opportunità di risiedere per un mese nell’Isola di San Giorgio Maggiore, ospiti del Centro per elaborare e proporre idee innovative per la loro fruizione e valorizzazione, sia attraverso sperimentazioni artistiche audiovisive che attraverso progetti concreti e applicabili che la Fondazione valuterà per eventuali produzioni.
Gli artisti in residenza 2024 e 2025
L’edizione pilota del 2024 ha visto al lavoro Hiroaki Yamane, Mersid Ramičević e Matteo Rattini: i tre artisti hanno sperimentato e portato avanti le loro ricerche, utilizzando le nuove tecnologie per le digital humanities utilizzate dal Centro Digitale – ARCHiVe, integrandoli con gli strumenti di intelligenza artificiale e i software di video animazione. L’obiettivo è dimostrare che la digitalizzazione dei beni culturali per la conservazione e la pubblicazione online è solo il primo passo: la valorizzazione creativa del patrimonio digitalizzato è esemplare di un nuovo approccio per narrare le collezioni e raggiungere un pubblico più ampio ed eterogeneo.
Gli artisti digitali in residenza selezionati per il 2025 sono Florencia S.M. Brück (italo-argentina) e Calin Segal (rumeno): lavoreranno entrambi sulle potenzialità dell’intelligenza artificiale per creare nuove narrazioni, utilizzando gli archivi della Fondazione, realizzando video immersivi o animando storie e figure del passato.
Dall’arte fisica a quella digitale
Una nuova grande sfida, un bando per indagare le potenzialità espressive grazie al riuso dell’immenso materiale artistico che la Fondazione Cini ha acquistato o ricevuto in donazione. E così il cerchio si chiude, la creatività scorre, l’opera d’arte originale nel suo supporto fisico, divenuta digitale, si trasforma a sua volta in un nuovo e diverso frutto dell’ingegno umano. Arte, tecnologia e creatività trovano la loro sintesi perfetta.