Venezia, visioni di futuro nel Teatro Verde

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John Pedeferri

Arte, teatro e tecnologia. Il nostro patrimonio culturale viene riscoperto grazie a nuovi sotfware e programmi digitali… così avviene a Venezia, dove il Teatro Verde - nel cuore dell'isola di san Giorgio Maggiore - è stato completamente scannerizzato

Intelligenza Artificiale, creazione 3D, sound design e moda uniti al patrimonio delle collezioni e degli archivi della Fondazione Cini danno forma a Venezia all’inedita opera “La Maschera del Tempo”.  Il Teatro Verde è stato riaperto alle visite guidate la scorsa primavera, a seguito di un primo intervento di restauro. Ora l’anfiteatro dell’Isola di San Giorgio diventa ambientazione e primo attore dell’opera  digitale realizzata da Mattia Casalegno e Martux_m. Nato dalla combinazione tra approfondite ricerche d’archivio all’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini, l’opera si sviluppa grazie a nuovi software che si fondono in un unico linguaggio.

La storia che rivive in versione digital

Ne “La Maschera del Tempo”, il Teatro Verde rivive con la sua architettura e la sua storia, popolato da avatar iperrealistici e trasformati in interpreti delle grandi opere che ne hanno fatto la storia. Esseri Umani-Digitali fotorealistici sono immersi tra scenografie reali e ambientazioni oniriche in un mondo di fantascienza e postumano, tra finzione e rappresentazione, dove a respirare e fiorire sono la Natura e l’Arte.

Il Teatro Verde ririve nell'opera di Mattia Casalegno
Il Teatro Verde ririve nell'opera di Mattia Casalegno - Mattia Casalegno

Un racconto in 4 atti

Il racconto prende vita in quattro atti, tra la Storia, gli Spettacoli, il Presente, il Futuro del Teatro Verde, ripercorrendo le vicende dei teatri di verzura, l’epoca d’oro dell’anfiteatro, il dialogo con la Natura, dominata e dominante, forza creatrice che concorre alla nuova vita del Teatro. Un percorso produttivo complesso quello affrontato dai due artisti, avviato con lo studio delle collezioni e dei fondi negli archivi della Fondazione, unitamente alla ricerca su abiti di scena indossati dagli attori digitali-umani, restituiti grazie al patrimonio di immagini di repertorio provenienti dell’Istituto per il Teatro e Il Melodramma di Fondazione Giorgio Cini. La creazione sartoriale degli abiti 3D indossati dai personaggi è frutto della ricerca e della collaborazione con The BlackLab e Amin Farah, artista e digital fashion designer.

“Il teatro più bello del mondo”

Per Katharine Hepburn – la grande attrice di Hollywood - il Teatro Verde è teatro il più bello del mondo, tra siepi di ligustro collocate su schienali delle sedute in pietra, con la Laguna di Venezia a fare da quinta teatrale. Oggi - dopo un primo importante intervento di restauro voluto e realizzato dalla Fondazione Giorgio cini, il teatro viene finalmente riconsegnato al suo pubblico, anche nella sua nuova e innovativa versione - e visione – digitale.   

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