Siamo andati a uno degli eventi di tech e startup più grandi d'Europa, dal 14 al 17 giugno a Parigi, per parlare con alcuni innovatori internazionali che rivoluzionano la nostra vita quotidiana, dalla mobilità alla sanità o al beauty
C'è chi ricorderà il Viva Tech 2023 per le 4.000 persone sedute in ascolto di Elon Musk, il fondatore di Tesla, SpaceX e tanto altro, che ha fatto tappa al salone per rilasciare un'ora di intervista sulla sua visione del mondo. Si è parlato di intelligenza artificiale, ovviamente, di cui lui fu uno dei padri fondatori ma che oggi adotta un tono molto più attento ai rischi di questa tecnologia, per cui "è necessaria una regolamentazione, altrimenti rischia di diventare ingovernabile", dice. Un intervento perfettamente in linea con ciò che si vede all'interno dell'evento.
L'I.A. applicata alla robotica
L'intelligenza artificiale è infatti "il tema" di questa settima edizione, mentre la precedente era stata consacrata al Metaverso. Si trovano aziende che sfruttano l'I.A. per aggiornare tecnologie già esistenti, come il robot umanoide Pepper realizzato da United Robotics Groups. Aggiornato con ChatGPT, al robot può essere assegnata un'identità e può interagire di conseguenza. Al Viva Tech per esempio il modello in esposizione rispondeva e si comportava come se fosse stato un dipendente dell'azienda incaricato di dare indicazioni al pubblico. Ma questo aggiornamento consente al robot anche tante nuove funzioni, che vengono sfruttate in ambito ricettivo e sanitario. Come per esempio nelle case di riposo italiane, dove alcuni modelli vengono utilizzati per interagire con gli ospiti con esercizi fisici e cerebrali.
L'I.A. applicata al beauty
Altro settore che sfrutta ampiamente l'intelligenza artificiale è quello del Beauty Tech. Da anni L'Oréal realizza nuove tecnologie che hanno reso il digital make up una realtà che può cambiare le abitudini quotidiane. Al salone riusciamo a provare lo Spotscan di La Roche-Posay che consente di scannerizzare la pelle in pochi secondi alla ricerca del trattamento più adatto, a creare il nostro avatar su cui sperimentare make up da ricreare nel mondo reale e a vedere come partecipare a una call su Teams senza doversi più truccare, grazie al trucco digitale. Ci viene spiegato inoltre come funziona Hapta di Lancôme, un braccio meccanico che consente alle persone con mobilità ridotta di truccarsi con precisione e senza fatica. "Molti problemi vengono oggi dall’intelligenza artificiale, che ci consente di unire fisico e digitale, offrendo servizi che migliorano il risultato di bellezza. Una cosa davvero emozionante", commenta Guive Balooch, Global Managing Director Augmented Beauty and Open Innovation di L'Oréal.
L'I.A. da costruire
Ci sono poi aziende che non hanno ancora le competenze interne per poter sfruttare l'intelligenza artificiale. I profili professionali adatti infatti scarseggiano e possono essere molto costosi. Per rispondere a questa domanda sono nate aziende di consulenza specializzata, come Easy AI, che incontriamo al Viva Tech e che ci racconta di aver già collaborato con molti settori, tra cui il pubblico, per lo sviluppo delle infrastrutture di acqua in Germania o il settore energetico. Ma il potenziale è infinito: collaborano anche con aziende che utilizzano l'AI per massimizzare la distribuzione di libri.
Meta e "l'altro mondo"
Al di là dei droni-elicottero-taxi e delle auto del futuro, in un altro angolo del salone, infine, anche quest'anno Meta ha allestito un proprio spazio focalizzato sul metaverso. Ci sono gli uffici virtuali, i campi sportivi per allenarsi e divertirsi con visore e manopole. La fila per testare questo mondo alternativo è lunga. Se pensiamo al lancio dell'Apple Vision Pro, solo qualche settimana prima, questo tipo di realtà sembra meno "distante" che nell'edizione passata del Viva Tech. Chissà se nel 2024 ci abiteremo già.