L’idea dietro il servizio in abbonamento - attivo per ora nelle zone di Milano e Monza ma in forte espansione in tutta Italia - è semplice e intelligente: rimettere in circolo frutta e verdura scartate dalla grande distribuzione perché con difetti estetici. Come funziona? Quanto costa? Cosa arriva a casa? Lo abbiamo provato
C’è un servizio in grado di trasformare la frutta e la verdura che normalmente la grande distribuzione scarta in una risorsa. Si chiama Babaco Market: un servizio di delivery in abbonamento, attivo per il momento nelle zone di Milano e Monza, che porta a casa dei consumatori scatole (“box”) di frutta e verdura che per piccoli difetti estetici non rientrano negli standard dei tradizionali canali di produzione e per questo rischiano di essere sprecati. Abbiamo visitato la sede amministrativa e i locali, all’interno dell’Ortomercato di Milano, in cui Babaco opera.
L’idea e la filosofia di Babaco
Ci spiegano da Babaco che ben il 14% del raccolto mondiale di frutta e verdura si perde ancora prima di raggiungere il mercato perché non conforme agli standard estetici dei canali di distribuzione o perché subisce danni durante il tragitto tra il campo e la vendita. L’idea alla base del nuovo servizio in abbonamento, che sta crescendo a forti ritmi nelle zone in cui è già attivo e che è nato a giugno 2000 durante il lockdown, è semplice e allo stesso tempo “geniale”: rimettere in circolo questi prodotti, con difetti esterni ma sani e gustosi al loro interno. “Noi verifichiamo le disponibilità di mercato, capiamo quali prodotti hanno più bisogno di essere salvati seguendo il principio di stagionalità e acquistiamo direttamente dal produttore”, ci spiega Francesca Mori, responsabile marketing di Babaco Market. I prodotti “fuori dall’ordinario” vengono venduti in cassette “a sorpresa” che arrivano a casa dopo la sottoscrizione online di un abbonamento. Solo nel 2020 Babaco Market ha recuperato oltre 40 tonnellate di frutta “brutta ma buona”. Continua Mori: “Abbiamo deciso di proporre ai nostri clienti una formula in abbonamento proprio perché ha una valenza antispreco: compriamo solo quello che è necessario e quel poco che avanza lo doniamo”.
L’effetto sorpresa
Il contenuto della cassetta cambia ogni settimana e per il consumatore l’apertura della Babaco Box diventa un momento di sorpresa e scoperta. Un effetto che funziona, ci spiegano, perché consente ai consumatori di venire a contatto con prodotti sani che prima non conoscevano e quindi di modificare - e spesso migliorare, aggiungiamo noi - le abitudini alimentari. I prodotti sono tutti 100% italiani, e oltre alla frutta e alla verdura con difetti esterni spesso nelle cassette troviamo anche frutta e verdura “normalissimi”, si tratta degli eccessi di produzione: quando un prodotto ha un’”esplosione” a livello stagionale si svaluta e in certe occasioni non è neanche redditizio raccoglierlo. Babaco, invece, non solo lo rimette sul mercato ma - ci spiegano - riconosce un prezzo equo al produttore. All’interno delle cassette - solo per citare alcuni prodotti di aprile - troviamo, ad esempio, finocchi con difetti di taglio o di forma, carote deformi o fuori calibro, fave con difetti di buccia, mele troppo grandi, pere troppo piccole, patate deformate, e così via. Prodotti - aggiungiamo noi - in molti casi anche più buoni di quelli acquistati nei normali supermercati.
Prezzi e disponibilità in Italia
Il servizio è fornito in abbonamento settimanale o bisettimanale, che si può sospendere temporaneamente oppure disdire senza vincoli. Il prezzo della scatola piccola (circa 6 chili) è di 19 euro, il prezzo della scatola grande (10-12 chili) è di 27 euro, il tutto gestibile in totale autonomia da pc, smartphone, tablet. Al momento il servizio è attivo a Milano e parte dell’hinterland e a Monza e parte della Brianza, con quasi duemila clienti stabili e una crescita del 30 per cento mese su mese. Entro l’estate Babaco Market dovrebbe arrivare a coprire gran parte della Lombardia per poi essere esteso a molti altri capoluoghi italiani nella seconda parte dell’anno.