Vaccini, Facebook: meno visibilità a chi diffonde bufale

Tecnologia
Foto di archivio (Getty Images)

Il social ha comunicato che metterà in atto una serie di provvedimenti per limitare la circolazione di notizie false sulle vaccinazioni e per ostacolare i gruppi e le pagine che le diffondono 

Attraverso un post pubblicato sul blog ufficiale, Facebook ha annunciato di essere al lavoro per ostacolare la disinformazione sui vaccini, limitando e rimuovendo i contenuti bollati come falsi da enti autorevoli, come l’Organizzazione Mondiale della Sanità e i Centri statunitensi per la prevenzione e il controllo delle malattie. Il social accoglie così l’appello lanciato qualche settimana fa da diversi medici ed esperti, che chiedevano un controllo più rigoroso su tutte quelle pagine che condividono fake news sull’argomento. I provvedimenti riguarderanno anche Instagram.

Come agirà il social

Come si legge nella nota, per limitare la circolazione di bufale sui vaccini, Facebook metterà in atto alcuni passaggi volti a dare meno visibilità a chi le diffonde. Il primo prevede di rimuovere dai suggerimenti di ricerca le pagine e i gruppi che condividono contenuti falsi sulle vaccinazioni, che non potranno nemmeno più essere visualizzati come primi nella bacheca degli utenti. Il social, inoltre, rifiuterà tutte le inserzioni pubblicitarie al cui interno sono riportate notizie false, così come saranno rimossi tutti i tag correlati, come ad esempio “controversie sui vaccini”. Gli account pubblicitari che non seguiranno le nuove regole potranno anche essere disattivati. Infine, la società provvederà a non mostrare né raccomandare contenuti fake nelle ricerche di Instagram, bloccando anche gli hashtag collegati all’argomento.
D’altro canto, l’obiettivo principale di Facebook è quello di favorire la diffusione di notizie accurate e verificate da istituzioni autorevoli, su tutte l’Oms, che appariranno in cima ai risultati delle ricerche correlate, nelle pagine in cui si dibatte dell'argomento e negli inviti a partecipare a gruppi sul tema.

Facebook sotto pressione

La piattaforma di Mark Zuckerberg era da diverso tempo al centro delle pressioni esercitate da diversi esperti in materia di prevenzione, i quali chiedevano insistentemente un controllo più severo dei gruppi no-vax e la limitazione delle false teorie che diffondono sul tema delle vaccinazioni, ritenute da molti un pericolo per la salute, in particolare per quella dei più piccoli, come ha dichiarato Wendy Sue Swanson, portavoce dell'Accademia americana di pediatria: "Facebook dovrebbe dare la priorità alla lotta contro la disinformazione e le minacce alla salute umana quando vengono diffuse informazioni false. Questo non è un danno inflitto a un singolo, ma alla comunità intera. I genitori hanno bisogno di sapere la verità e se vengono a conoscenza di qualcosa di falso, i loro livelli di ansia e paura possono aumentare e - conclude - potrebbero cambiare la loro propensione ai vaccini, il che è pericoloso”. Un appello che ora Facebook pare aver accolto in toto.

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