MarsCat, il gatto-robot che miagola e interagisce con i proprietari
TecnologiaL’automa felino, sviluppato da Elephant Robotics, è attualmente in cerca di sostenitori: su Kickstarter è stata lanciata una campagna di crowdfunding per finanziare il progetto
Per tutti gli amanti dei gatti che per questioni di tempo non hanno la possibilità di gestire e accogliere come si deve un vero micio tra le mura domestiche, ecco MarsCat, un robot-felino che non sporca, non perde peli e non ha bisogno di mangiare. Sviluppato da Elephant Robotics, l’automa è in grado di miagolare e giocare, quasi come un vero micio.
MarsCat è attualmente in cerca di sostenitori: su Kickstarter è stata lanciata una campagna di crowdfunding per finanziare il progetto. Gli utenti interessanti al suo acquisto, possono preordinarlo al prezzo di 650 euro, scegliendo tra quattro diverse colorazioni: bianco, grigio, zenzero e nero. Sarà ufficialmente in vendita il prossimo anno.
MarsCat, il robot-gatto in cerca di sostenitori: caratteristiche
MarsCat è in grado di miagolare in diversi modi e, grazie agli arti bionici di cui è dotato, riesce a camminare, a correre e a interagire sia con i giocattoli che con gli umani.
Stando a quanto riferito dagli sviluppatori, saranno gli stessi utenti a dare forma alla personalità del micio-robot, in base alla tipologia e alla frequenza di interazioni che avranno con l’automa. Per esempio, MarsCat sarà più loquace se i proprietari trascorreranno più tempo a dialogare con lui.
Monta una fotocamera da 5 megapixel e 6 sensori tattili
Il robot-gatto integra sei sensori tattili, una fotocamera da 5 megapixel nascosta nel naso che lo aiuta a vedere, un sensore nella bocca che gli permette di orientarsi nello spazio, ed è alimentato da un Raspberry Pi 3.
Per quanto riguarda la batteria, ne monta una in grado di garantire fino a 3 ore di autonomia se utilizzato con ‘interazioni costanti’ e fino a 5 ore per un uso ridotto.
Inoltre, come comunicato dal Ceo dell’azienda, Joey Song, a The Verge, SmartCat è in grado di riconoscere venti parole chiave e riesce a ‘capire’ e a rispondere a diversi comandi specifici, quali “vieni”.