Root AI si prepara a commercializzare la sua linea di automi in grado di aiutare gli agricoltori all'interno delle coltivazioni indoor
L'automazione su cui si basa l'industria 4.0 è destinata a modificare molti aspetti del mondo del lavoro. Le sue applicazioni non si limitano alle grandi fabbriche o ai laboratori di ricerca. Anche molti altri settori subiranno l'influenza delle innovazioni tecnologiche, incluso quello agricolo.
In un futuro prossimo, infatti, gran parte delle verdure che potremo trovare nei reparti ortofrutta dei supermercati verranno probabilmente raccolte da robot specializzati all'interno di coltivazioni indoor. A guidare questa rivoluzione ci saranno aziende come Root AI, una giovane startup nordamericana che con un capitale di partenza di 2.3 milioni di dollari si prepara a commercializzare la sua prima linea di tecnologie all'avanguardia in grado di ottimizzare la raccolta dei vegetali.
Una mano (robotica) all'agricoltura
Il focus di Root AI sono le coltivazioni indoor presenti in tutto il mondo, anche se concentrare prevalentemente negli Stati Uniti. Si tratta di realtà in grado di offrire notevoli vantaggi produttivi rispetto alle aziende agricole tradizionali e di consumare un numero minore di risorse. La produzione media per acro all'interno delle coltivazioni al chiuso di verdure come pomodori e insalata è dieci volte maggiore rispetto a quella ottenibile nei campi all'aperto. Il team esecutivo di Root AI è convinto che in futuro, utilizzando le tecnologie della compagnia, sarà possibile ottenere dei risultati ancora migliori.
Secondo Josh Lessing e Ryan Knopf, gli ideatori della startup, creare un braccio meccanico in grado di afferrare delicatamente frutta e verdura è necessario per mantenere intatta la qualità degli alimenti. Replicare la stessa destrezza della mano dell'uomo non un'impresa facile, ma grazie agli anni trascorsi come impiegati presso Soft Robotics, una compagnia specializzata nella creazione di tecnologie che consentono agli automi di maneggiare meglio gli oggetti, i due cofondatori sono certi di poter affrontare la sfida.
La rivoluzione del settore agricolo
Knopf e Lessing sostengono che l'agricoltura stia affrontando delle sfide complesse, tra cui la necessità di produrre una quantità di alimenti sempre maggiore. Partendo da questa premessa, hanno deciso di utilizzare le loro conoscenze di robotica per sviluppare delle intelligenze artificiali in grado di aiutare gli agricoltori.
Il primo prodotto di Root AI è un automa mobile che opera all'interno delle coltivazioni indoor. È in grado di raccogliere i pomodori e di valutarne le condizioni di salute, oltre a condurre semplici operazioni come potare le viti e controllare la maturazione delle verdure, così da poterle coltivare in modo più continuo ed efficace di quanto potrebbero fare gli uomini.
I robot di Root AI sono anche dotati di varie telecamere in grado di memorizzare immagini a colori e informazioni tridimensionali.