Didascalie personalizzate e riconoscimento facciale, nuovi strumenti semplificano l'esperienza social per gli utenti non vedenti. E il futuro è sempre più inclusivo
I non vedenti possono usare Instagram? Sì, e cercando questa domanda su un motore di ricerca si trovano forum, blog e tutorial che spiegano come sia possibile. In un video pubblicato nel 2012 il noto YouTuber non vedente Tommy Edison già raccontava come, seguendo le indicazioni vocali del proprio iphone, potesse aggiornare il proprio account Instagram @blindfilmcritic. Negli anni quell’account ha superato i 30mila follower e l’utilizzo per Tommy e per le migliaia di utenti con disabilità visive si è semplificato.
Instagram e il testo alternativo personalizzabile
A dicembre 2018 Instagram ha introdotto una novità per rendersi più accessibile ai circa 285 milioni di persone al mondo con disabilità della vista. Si tratta del “testo alternativo” che ogni utente può aggiungere a corredo delle proprie fotografie, una descrizione che ciascuno può scrivere e che viene letta dallo screen reader dell'utente con disabilità visive. Già in passato Instagram generava automaticamente una descrizione dei post, sfruttando una tecnologia di riconoscimento degli oggetti, ma ora ciascun utente può personalizzare il testo rendendo meno asettica l’esperienza social.
Riconoscimento facciale e dubbi sulla privacy
E’ l’ultimo dei passi avanti fatti dai colossi social per essere più inclusivi. Facebook, che negli ultimi anni è diventato sempre più “visivo” con milioni di foto e video condivisi ogni giorno, è compatibile con la maggior parte degli screen reader e ha introdotto il testo alternativo automatico (ma non quello personalizzabile) nel 2016. Oltre ad avere una pagina ufficiale dedicata all’accessibilità, a fine 2017 ha implementato il riconoscimento facciale, che di fatto permette ai non vedenti di sapere chi compare nelle foto anche se le persone non sono state taggate. Uno strumento che aveva sollevato le perplessità dell’autorità di protezione dei dati e della privacy irlandese, perplessità che hanno ritardato l’arrivo del riconoscimento facciale in Europa fino a metà 2018: ad oggi sul proprio profilo è possibile scegliere se si vuole attivarlo o meno.
Cinguettii da attivare
Anche Twitter è accessibile tramite screen reader compatibili sia con iOS che con Android. Sul social network dei cinguettii esiste la possibilità di inserire una descrizione con un massimo di 420 caratteri per le foto postate, ma è uno strumento opzionale e non automatico. Per abilitarlo bisogna selezionarlo manualmente tra le impostazioni, un'opzione che la maggior parte degli utenti non conosce e dunque non utilizza.
Accessibilità fantasma e youtuber
Snapchat è ancora indietro rispetto ai suoi social competitor. Sul sito della app del fantasmino manca una pagina dedicata all’accessibilità e non tutte le sezioni sono effettivamente “aperte a tutti”. Come lamentato da alcuni seguiti blogger con disabilità visive, è possibile aggiungere utenti e ascoltare le stories ma non è possibile accedere ai messaggi privati o riceverne. Il contrario di YouTube, che è stata fin dall’inizio la piattaforma visiva più inclusiva, con pagine di assistenza dedicate e shortcut pensati per facilitare l’utilizzo anche da app. Anche per questo motivo sono centinaia i canali gestiti da youtuber non vedenti. Un esempio italiano è Lucia Esposito, cuoca napoletana diventata cieca all’età di 20 anni che pubblica tutorial e ricette sul proprio canale “ceLuceincucina”.
AI e realtà virtuale
Tutto bene quindi? Al di là di quello che potrebbe essere migliorato, la buona notizia è che il progredire delle tecnologie di intelligenza artificiale hanno permesso ai social network di diventare più inclusivi. Un obiettivo che le grandi aziende tech sembrano avere chiaro davanti a sé, sia per guadagnarsi 285 milioni di utenti - come direbbe un cinico - o per "avvicinare il mondo", come dice Facebook.