Huawei, P40 Pro tra le novità tecnologiche più attese del 2020
TecnologiaDallo smartphone con lo zoom ottico più potente in circolazione fino alle fotocamere rotanti: ecco l’anno della multinazionale cinese
Il 2020 per Huawei sarà probabilmente un altro anno di lotta contro gli spettri della blacklist voluta dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, come fa notare Forbes: ma questo non impedisce alla multinazionale di prepararsi per un anno di novità e innovazioni.
Huawei P30 Lite 2020 lo smartphone di fascia media
La prima uscita per Huawei riguarda una piccola novità che interessa il mercato europeo e italiano in modo diretto. Dopo il lancio dello scorso aprile in Asia e negli Stati Uniti, ora la versione aggiornata del Huawei P30 Lite – fratello minore del P30 e P30 Pro – arriva infatti anche in Europa. Si tratta di uno smartphone di fascia media dal design colorato e resistente che potrebbe portare nel nuovo modello 2020 nuove ottiche delle fotocamere, maggiore potenza della batteria e, forse, introdurre anche il 5G. Il prezzo dovrebbe restare sotto i 350 euro e l’uscita si definirà nei primi mesi dell’anno.
Huawei P40 e P40 Pro: la fotografia in tasca
Già durante la presentazione ufficiale di P30 e P30 Pro, i modelli di punta degli smartphone di Huawei in vendita dalla scorsa primavera, la strategia aggressiva nei confronti della concorrenza aveva attirato l’attenzione della stampa. Con quattro fotocamere, tutte con lenti firmate Leica, il P30 Pro prometteva di fotografare la luna con uno zoom ottico 5x e un ingrandimento digitale da 50x. A distanza di quasi un anno, ecco quello che possiamo aspettarci dal P40 e P40 Pro, il prossimo dispositivo che raggiungerà i negozi probabilmente entro il primo trimestre 2020, poco dopo l’uscita del Samsung Galaxy S11. Il P40 Pro avrà uno schermo OLED da 6,5 pollici e risoluzione 2K e la cornice sarà minima: il 98 percento della superficie anteriore sarà infatti occupata dal display. Saranno cinque le fotocamere Leica montate dal modello di punta: la camera principale da 64 megapixel, il grandangolo da 20 megapixel, la lente periscopica da 12 megapixel, quella per le fotografie macro e il sensore di profondità per un migliore effetto di sfocatura dello sfondo nei ritratti. Ma la funzionalità che rende il Huawei P40 Pro unico rispetto agli smartphone concorrenti è lo zoom ottico 10x, un vero primato, come evidenzia TechRadar: nonostante il nome, infatti, il modello del 2019 Oppo Reno 10x Zoom raggiunge (all’incirca) quel risultato, ma è un’operazione ibrida di avvicinamento ottico e digitale, mentre per il P40 Pro si tratterebbe di uno zoom esclusivamente ottico. Un altro punto di forza dello smartphone sarà la tecnologia proprietaria di ricarica ultraveloce della batteria che raggiungerà la capacità massima in soli 45 minuti.
Mate X: la sfida dello smartphone pieghevole
Presentato la scorsa primavera e provato già da alcune testate online, come Cnet che hanno recensito il prodotto, Mate X è il primo modello di smartphone pieghevole di Huawei e arriverà in Europa nel primo trimestre del 2020. A differenza del Samsung Fold, lo schermo del Mate X si piega lasciando il display all’esterno: pertanto, quando è chiuso, il dispositivo è composto da un display anteriore e da uno posteriore dove sono posizionate le fotocamere, mentre quando lo smartphone è completamente aperto, lo schermo raggiunge gli 8 pollici di diagonale. Simile al sistema di ricarica ultraveloce del P40, il Mate X arriva a quota 85 percento della batteria in mezz’ora. Per lo sbarco in Europa, non è ancora chiaro se quello disponibile a inizio anno sarà proprio il Mate X, oppure se si dovrà aspettare fino a marzo per quello che viene definito Mate Xs, ovvero la seconda incarnazione migliorata dello smartphone pieghevole di Huawei.
Huawei P Smart Z 2020: le fotocamere rotanti
La prima azienda a introdurre a inizio 2019 questa tecnologia è stata Asus con il modello Zenfone 6, lo smartphone con fotocamera sul retro che, grazie a una placca meccanica, può far ruotare le lenti e utilizzarle anche per i selfie. Questa soluzione ha due vantaggi: il primo è che non viene sacrificata la qualità della camera frontale (essendoci solo un set di lenti utilizzato per entrambi i lati), il secondo punto di forza è la mancanza del notch, la caratteristica e inestetica banda nera presente nella parte alta dello schermo degli smartphone che accoglie l’ottica. Pochi mesi dopo, è stato il turno del Samsung A80 con una fotocamera rotante da 48 megapixel, un grandangolo e un sensore per la realtà aumentata. Nel 2020 è il turno di Huawei con il modello P Smart Z 2020, un aggiornamento del precedente Huawei P Smart Z con la fotocamera a scomparsa. Nella futura versione, oltre a utilizzare un meccanismo per far emergere e ritrarre le lenti, ci sarà la possibilità di ruotare la camera in modo da utilizzarla sia per fotografare ciò che abbiamo davanti, sia per immortalare noi stessi. In alternativa, sempre secondo i rumors, il modello avrà tre lenti che ruoteranno seguendo la lezione di Asus. Per avere certezza del nuovo smartphone dovremo probabilmente aspettare fino a maggio.
Il sistema operativo proprietario: Harmony OS
Utile nel percorso fatto per rendersi più autonomi dagli Stati Uniti e aggirare il bando, Huawei introdurrà nel 2020 la prima versione del proprio sistema operativo. In questa fase iniziale, Harmony OS sarà alla base di alcune smart tv, smartwatch, visori di realtà virtuale e dispositivi audio, mentre per quanto riguarda gli smartphone e i tablet non è ancora prevista la migrazione.