Non più solo “osservatore”: come cambia Google Earth con l’Ai

Per molto tempo Google Earth è stato soprattutto uno strumento di esplorazione. Un grande atlante interattivo per osservare città, montagne, coste, utile per pianificare un viaggio o per soddisfare la curiosità di chi voleva, almeno con lo sguardo, visitare luoghi irraggiungibili. Oggi quel ruolo sta cambiando. Con Google Earth AI, Google sta provando a trasformare l’enorme quantità di dati planetari - immagini satellitari, informazioni geografiche, dati ambientali e socio-economici - in un bacino di conoscenza consultabile per prendere decisioni su problemi legati ad ambiente, allo sviluppo urbano e alla sicurezza nella gestione dei disastri ambientali. L’idea di fondo è quella di connettere dati molto diversi tra loro e permettere a chi li usa di interrogarli in modo naturale, senza particolari competenze tecniche. È qui che entra in gioco il chatbot Gemini, il modello di linguaggio di Google, che consente di “conversare” con Google Earth. Come spiega Luke Barrington, product director di Google Earth AI, "ogni decisione importante accade da qualche parte sulla Terra e Google Earth AI vuole aiutare aziende e organizzazioni a inserire il contesto geografico al centro dei loro processi decisionali". Da dove arrivano i dati e come possono essere usati Google Earth AI combina dati satellitari pubblici e commerciali, informazioni raccolte da sensori ambientali, modelli climatici, immagini di Street View e dataset acquistati da terze parti. "I dati sulla Terra esistono in enorme quantità, ma sono frammentati e difficili da usare", spiega Barrington. "Noi mettiamo insieme dati aperti, commerciali e proprietari per alimentarli nei nostri modelli di Earth AI". Immaginiamo un amministratore comunale che stia lavorando al rinnovamento di un quartiere. Con Google Earth AI può chiedere, ad esempio, quali sono le emissioni legate al traffico in quella zona o come cambierebbero se venisse potenziato il trasporto pubblico. Oppure può analizzare i flussi di veicoli per capire dove il traffico è più intenso e in quali fasce orarie, un’informazione utile per progettare nuove linee di trasporto pubblico. Per imprenditori e progettisti, il sistema può aiutare a valutare la superficie utile dei tetti per installare pannelli solari, tenendo conto dell’esposizione, dell’ombreggiamento e delle caratteristiche degli edifici. Analizzando forma e orientamento dei tetti Google Earth AI può suggerire dove l’investimento solare sarebbe più efficiente. "Possiamo prevedere quali edifici sono più adatti al solare e fornire queste informazioni a chi installa gli impianti", racconta Barrington. Il sistema può essere utile anche a ricercatori e giornalisti, ad esempio per analizzare la densità della popolazione, la distribuzione del reddito e la sua evoluzione in alcune aree nel tempo. Prevedere e valutare i disastri naturali Uno degli ambiti più interessanti è quello della sicurezza del territorio. Qui Earth AI può essere usato sia prima che dopo un evento avverso, come un'alluvione o un tornado. Ad esempio si può chiedere al sistema quali infrastrutture critiche - centrali elettriche, scuole, ospedali - si troverebbero sul possibile percorso di una tempesta o di un’alluvione. E nelle fasi successive all’evento, si può chiedere quali aree sono state le più colpite, aiutando le autorità a indirizzare i soccorsi. In questo modo le previsioni meteorologiche vengono integrate con la valutazione degli impatti sul territorio. Questo può permette di pianificare evacuazioni, chiusure e interventi con anticipo, ragionando sui diversi possibili scenari. I limiti di Google Earth AI e la situazione in Europa Non mancano però i limiti. Sebbene Google Earth AI sia già accessibile anche in Italia, molti dataset avanzati sono ancora concentrati sugli Stati Uniti, mentre per l’Europa le informazioni disponibili sono molto frammentarie. L’integrazione tramite Gemini è ancora sperimentale e le risposte possono essere incomplete o richiedere l’intervento di un esperto per essere interpretate correttamente. Per questo Earth AI va utilizzato soprattutto come uno strumento di orientamento, utile per avere un’analisi preliminare utile per esplorare diversi scenari, ma proprio perché il sistema lavora su modelli, stime e integrazioni automatiche, non può sostituire le verifiche tecniche, richieste nei contesti reali. Il suo valore sta nel ridurre l’incertezza iniziale e accelerare la comprensione del quadro generale di diverse situazioni, lasciando poi agli esperti dei singoli settori il compito di verificare e trasformare delle indicazioni iniziali in decisioni finali.

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Francesco Di Blasi