La disinformazione spinta dall’IA è il "più grande pericolo globale a breve termine"

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A dirlo è il Global Risks Perception Survey 2023-2024 del World Economic Forum, che ha raccolto l’opinione di 1490 esperti sui rischi che potrebbero portare a una crisi a livello mondiale nei prossimi due anni: misinformazione e disinformazione, spinte anche dal sempre più facile accesso a tool di intelligenza artificiale, sono in prima posizione 

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La disinformazione e la misinformazione, spinte anche dal sempre più facile accesso a tool di intelligenza artificiale, potrebbero essere la più grave minaccia a livello globale nei prossimi due anni: a dirlo è il Global Risks Perception Survey 2023-2024 del World Economic Forum, contenuto nel Global Risks Report 2024. Il rapporto annuale sul rischio - che ha raccolto nei mesi scorsi le opinioni di 1490 esperti accademici, del mondo delle imprese, del governo, della comunità internazionale e della società civile - indica come i rischi legati alla misinformazione e disinformazione potrebbero diventare ancora più acuti in vista delle elezioni che si terranno in diverse aree del mondo nel corso di quest’anno, tra cui l’Unione europea e gli Stati Uniti. 

I rischi a livello globale

Agli intervistati è stato chiesto di selezionare cinque possibili rischi che potrebbero con maggiore probabilità presentare una crisi a livello globale nel 2024: il 66% ha risposto “Extreme weather”, eventi climatici estremi, mentre il 53% ha indicato la disinformazione e la misinformazione generate dall’intelligenza artificiale. Allargando invece l’orizzonte temporale al 2026, disinformazione e misinformazione sono classificate al primo posto nel sondaggio: nella scorsa edizione del report si trovavano quindici posizioni più in basso. Analizzando le risposte in base al settore di impiego degli intervistati, disinformazione e misinformazione sono classificate al primo posto nella società civile, l’università e il settore privato, mentre per i governi e le organizzazioni internazionali è al secondo posto, in entrambi i casi precedute dagli eventi climatici estremi.

Il pericolo della disinformazione

Nel report si legge che misinformazione e disinformazione hanno scalato rapidamente il ranking con orizzonte temporale 2026, e il rischio è probabile che diventi più acuto con le elezioni previste in diversi Paesi. In particolare è sottolineato come questi fenomeni potrebbero interferire pesantemente con le elezioni nei prossimi due anni, e l’aumento della sfiducia nell’informazione - così come nei media e nei governi come fonti - potrebbe esacerbare la polarizzazione dei punti di vista, in un circolo vizioso che potrebbe causare anche disordini civili. Inoltre queste capacità distruttive delle informazioni manipolate stanno rapidamente crescendo, anche perché diventa sempre più semplice l’accesso a tecnologie più sofisticate: interfacce di modelli di intelligenza artificiale facili da usare hanno già reso possibile un’esplosione di informazioni false e contenuti “sintetici”.

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Il progetto AI4TRUST

Infine tra gli altri punti sottolineati dal Global Risk Report 2024 figura anche la difficoltà di distinguere i contenuti generati dall’intelligenza artificiale o da esseri umani, poiché i primi stanno diventando sempre meno riconoscibili rispetto ai secondi. La disinformazione e l’intelligenza artificiale sono anche al centro di AI4TRUST, iniziativa europea che coinvolge 17 partner (tra i quali SkyTG24) da 11 Paesi e finanziata dal programma Horizon Europe dell’Unione Europea: l’obiettivo è di contrastare la disinformazione online, sfruttando gli strumenti che l’intelligenza artificiale può mettere a disposizione delle persone.

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